Cronache

Francia e Germania stanno con l'Ong: "Salvare vite umane non è reato"

Parigi attacca Salvini: "La chiusura dei porti viola il diritto del mare". E Berlino rincara la dose: "Il salvataggio è obbligo"

Francia e Germania stanno con l'Ong: "Salvare vite umane non è reato"

Chiudere i porti è una "violazione del diritto internazionale del mare", mentre "salvare vite umane è un obbligo umanitario" e non un reato. Francia e Germania non perdono tempo e si schierano al fianco di Carola Rackete e attaccano l'Italia.

Il primo a puntare il dito contro la politica anti immigrazione clandestina è il ministro dell'Interno francese Christopher Castaner, che già in passato si era scontrato con Matteo Salvini, soprattutto dopo i numerosi casi di "sconfinamento" della gendarmerie al confine.

Per Parigi, infatti, la chiusura dei porti è stata annunciata "in violazione del diritto internazionale del mare, mentre degli sbarchi di persone soccorse in mare continuano a prodursi in Italia, tanto da navi di Ong che della guardia costiera italiana". La soluzione a cui pensa il ministro francese? "L'attuazione di un meccanismo permanente di solidarietà, al fine di assicurare sbarchi rapidi e in sicurezza, nel porto sicuro più vicino delle persone soccorse in mare, nel quadro di un dispositivo europeo prevedibile, affidabile e rispettoso del diritto internazionale". Cioè gli sbarchi nei Paesi più vicini a quelli di partenza dei flussi - Italia e Malta in primis -.

"Difendere i confini nazionali non è un diritto ma un dovere", ha replicato Matteo Salvini, "L'Italia non prende lezioni da nessuno e dalla Francia in particolare. Parigi ha chiuso Schengen, era in prima fila per bombardare la Libia, abbandonava immigrati nei boschi italiani".

Ma poi arriva pure il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, che con un tweet difende la manovra spericolata con la quale la Sea Watch ha attraccato a Lampedusa. "Il salvataggio in mare non dovrebbe essere criminalizzato", ha cinguettato, "Salvare vite umane è un obbligo umanitario.

Spetta alla magistratura italiana fare rapidamente chiarezza sulle accuse".

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