"I festini e il sesso...". Un frate scuote la "Bologna bene"

C'è anche il nome di un frate negli atti dei Carabinieri che indagano sui festini alle porte di Bologna con sesso, cocaina e alcool: tutto ruota intorno ad un noto imprenditore

"I festini e il sesso...". Un frate scuote la "Bologna bene"

Tanta gente di tante professioni diverse ma soprattutto anche un frate nei festini a base di cocaina e sesso a Pianoro, sulle colline bolognesi: è quanto emerso dai verbali dell'interrogatorio investigativo che nelle ultime ore sta ricostruendo quanto accaduto alle porte di Bologna.

L'inchiesta su Villa Inferno

Come riportato dal Resto del Carlino, il nome del religioso compare negli atti assieme ad una serie di dettagli tutt'altro che edificanti dove si legge che il frate "ha avuto una storia di sesso con (...) e ha partecipato alla festa a casa di (...)". Insomma, è scritto nero su bianco: adesso bisogna attendere che i carabinieri del Nucleo investigativo continuino le indagini per far luce anche su tutti gli imprenditori, sportivi, calciatori, agenti immobiliari, architetti, impresario della moda e notaio assidui frequentatori della villa ribattezzata "Inferno" e stabilire quali saranno i reati di cui saranno accusati i fedelissimi.

Il giallo su un decesso

La lista è molto lunga, si ipotizzano spaccio e favoreggiamento della prostituzione ma anche qualcosa di molto più grave visto che, sulla coscienza di un noto imprenditore 46enne, ci sarebbe anche la morte per arresto cardiaco di qualche anno fa si uno sportivo bolognese il cui nome è emerso adesso nell'inchiesta: l'accusa sarebbe spaccio e morte in conseguenza di un altro reato. Se durante il primo filone di indagini il pentolone fu scoperchiato da una minorenne, adesso sempre una ragazza maggiorenne ascoltata per la prima volta un anno fa, alla fine del novembre 2020 facendo nomi e cognomi e favorendo dettagli hot su quanto accadeva in villa.

Le minacce alla ragazza

L'aver parlato ai carabinieri, però, ha comportato problemi non da poco alla maggiorenne dopo essere stata riconosciuta all'interno di un locale dall'imprenditore 46enne che le avrebbe detto "Inutile che mi saluti, adesso entra...Ti spaccherei una bottiglia in testa" venendo pesantemente insultata in presenza del gestore del locale il quale le consigliò di uscire così da non rischiare la sua incolumità. Come riporta il quotidiano bolognese, gli inquirenti hanno già effettuato i primi controlli trovando riscontri oltre a nuovi reati ipotizzati per l'uomo come quello di intralcio alla giustizia perché in possesso di atti che non gli sarebbero spettati. "La mia cliente vuole sapere come mai le sue dichiarazioni, a indagini ancora aperte, siano finite in mano all'uomo che ha accusato. Adesso è terrorizzata", ha affermato l'avvocato Barbara Iannuccelli, legale della ragazza.

Cosa accadeva nella "Bologna bene"

Si partiva dai locali per finire tra le quattro mura tutto grazie all'organizzazione certosina dell'indagato, il quale procurava cocacia ed escort ai clienti: sono stati riscontrati molti bonifici sui conti correnti che giravano intorno a questa

organizzazione. Mentre la Bologna bene trema su eventuali altri nomi rimasti ancora nascosti, tutti si domandando chi è il famoso frate che partecipava ai festini a luci rosse: al momento è segreto ma prima o poi il nome verrà fuori.

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