Cronache

Fuga in auto a San Severo: giovani armati pronti a fare fuoco

I Carabinieri dovranno verificare le motivazioni del possesso del fucile e della pistola

Fuga in auto a San Severo: giovani armati pronti a fare fuoco

Nell'ambito dei controlli continui e serrati dei Carabinieri della compagnia di San Severo, in particolare nelle aree maggiormente isolate della città, i militari della Sezione Radiomobile hanno tratto in arresto due soggetti. Si tratta di Antonio Minchillo, censurato di 35 anni e di Giuseppe Tempesta, incensurato classe '92. Gli imputati, in fuga in auto, sono stati accusati di detenzione illecita di un fucile alterato e con matricola abrasa e di una pistola a tamburo calibro 38 special oggetto di furto. Durante un giro di controllo in tarda serata nella zona A.S.I. del Comune in provincia di Foggia, gli uomini dell'Arma hanno notato un'autovettura Fiat Punto, con a bordo due persone, giungere a forte velocità. Insospettiti da tale comportamento, i Carabinieri hanno prontamente intimato l'alt che è stato eluso. Il conducente, infatti, con una serie di manovre azzardate è riuscito a invertire la marcia e a darsi alla fuga. Questa, tuttavia, non si è protatta per molto. La pattuglia, bloccato il veicolo e notati gli evidenti sintomi di nervosismo degli occupanti, ha proceduto con una perquisizione dettagliata dello stesso.

Sotto il sedile anteriore lato guida è stato rinvenuto un fucile da caccia calibro 12 (marca Bernardelli) con la canna tagliata e la matricola abrasa. Era altresì provvisto di cartuccia, dunque pronto a fare fuoco. In un vano apposito nascosto e debitamente ricavato dal cruscotto dell'autovettura, era invece nascosta una pistola a tamburo Revolver (marca Smith & Wesson) calibro 38 Special oggetto di furto. Sono poi stati trovati alcuni coltelli, della cocaina e la somma contante di circa tremila euro. Minchillo e Tempesta, indagati per detenzione illecita e ricettazione di armi comuni da sparo nonché di detenzione di sostanza stupefacente e armi bianche, sono stati condotti presso il carcere di Foggia.

Ulteriori accertamenti dovranno inoltre verificare le motivazioni del possesso delle armi pronte all'uso e la provenienza della somma di denaro che gli arrestati non sono stati in grado di giustificare.

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