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Gaffe Pd: "Presenta Coco Chanel come patriota Ue, ma fu spia nazista"

Ieri in manifestazione un militante esponeva un cartello inneggiante a Coco Chanel. Che però è accusata di collaborazionismo coi nazisti

Gaffe Pd: "Presenta Coco Chanel come patriota Ue, ma fu spia nazista"

Il Pd si ammanta di "patriottismo europeo" ma nello scegliere i propri eroi dimostra di non conoscere troppo bene la storiografia del Novecento. Che dire infatti del cartello "Coco Chanel patriota europea" esibito ieri alla sfilata milanese per il 25 aprile, quando da tempo è noto che la stilista francese è sospettata di aver agito come spia per i nazisti?

Ma andiamo con ordine. Ieri il Partito Democratico ha lanciato la parola d'ordine "tutti in blu", invitando tesserati e simpatizzanti a presentarsi al consueto corteo per la Liberazione con bandiere e vestiti di questo colore. Un omaggio, si spiegava, all'Europa. In testa allo spezzone piddì della manifestazione, lo striscione "patrioti europei".

Dietro, tanti manifestini di carta con altrettanti nomi di europei illustri, da Leonardo Da Vinci ad Albert Einstein. Fra gli altri, anche uno dedicato a Coco Chanel, sorretto da un ignaro signore di mezza età. La clamorosa gaffe, però, non è sfuggita all'occhio vigile del giornalista Massimo Mazza, che su Facebook ironizza: "Questi presentano una spia e collaborazionista nazista come "patriota" nel giorno della Liberazione. E poi danno degli ignoranti fasci ai grillini".

Le presunte responsabilità di Coco Chanel sono state oggetto di diversi studi storiografici: secondo una biografia della stilista scritta da Hal Vaughan, nel 1940 la Chanel sarebbe stata reclutata dall'intelligence tedesca con il nome in codice di Westminster. Sotto questa falsa identità, la stilista avrebbe portato a termine diverse missioni in Franci, Spagna e Marocco. Pare accertato invece che avesse intrapreso delle relazioni affettive con alti ufficiali dello spionaggio nazista e delle SS.

Secondo altre fonti la celebre couturière avrebbe addirittura tentato di avviare una trattativa personale con Winston Churchill per avviare una pace separata fra l'Impero britannico e il Terzo Reich. La diretta interessata, va detto, ha però sempre negato ogni accusa. Certo è che proporla come "patriota europea" nel giorno della Liberazione forse non era la scelta migliore.

Il mea culpa di Bussolati

Sulla questione è intervenuto anche il segretario cittadino del Pd Pietro Bussolati, che in una nota diramata oggi

riconosce la gaffe: "I cartelli sono stati preparati in modo giocoso da un gruppo di ragazzi. Quello su Coco Chanel è stato sicuramente un errore che, però, non può pregiudicare il senso della manifestazione."

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