Quando l'altra sera a Porta a Porta Matteo Salvini ha detto che «siccome mi dicono che ci sono centinaia di miliardi fermi in cassette di sicurezza potremmo metterli in circuito per gli investimenti facendo pagare una imposta e farli tornare quindi in circolazione», la cosa ci è sembrata una proposta di patrimoniale mascherata, e così abbiamo titolato l'articolo che ne dava conto. Il leader della Lega non l'ha presa bene e ieri ha sostenuto che noi del Giornale o siamo in malafede o non abbiamo capito, perché lui intendeva riferirsi alla possibilità di una pace fiscale sul contante.
Esclusa ovviamente la malafede, è possibile che noi come tanti non avessimo capito. Ma mi permetto di mettere sul tavolo altre due ipotesi: la prima è che lui si sia spiegato assai male, la seconda che abbia innescato la retromarcia.
La questione infatti è semplice. Nelle cassette di sicurezza è custodito denaro (si stima 150 miliardi) che può essere di tre provenienze: lecita, illecita fiscalmente, illecita penalmente. Ed è assai complesso dimostrare con certezza, per ogni deposito, di quale delle fattispecie si tratti. Nel primo caso la «tassa sulle cassette» sarebbe una vera e propria patrimoniale, perché quel denaro, ovviamente, sarebbe già stato tassato all'origine chissà quando e chissà come. Nel secondo caso (evasione fiscale) parliamo di un condono e nel terzo di riciclaggio a favore delle mafie.
Di che cosa stiamo quindi parlando? Non certo delle piccole elusioni che non hanno lo scopo di accumulare denaro contante, semmai di spenderlo per arrivare dignitosamente a fine mese (il che fa escludere che in quella massa di denaro ci siano «risparmi di necessità» degni di essere sanati a basso costo). Si tratta quindi di un mix di denaro proveniente da evasioni vere e proprie o da attività criminali.
Perché un simile progetto possa stare in piedi, lo Stato dovrebbe essere in grado di distinguere tra i soldi custoditi legalmente (quindi non tassabili), quelli provenienti da evasione (condonabili) e quelli da spaccio di droga (sequestrabili). Se Salvini pensa che in Italia sia possibile fare questo tipo di selezione o che ci si possa fidare di un'autocertificazione, si accomodi.
Altrimenti è inutile che proponga cose irrealizzabili solo per risultare simpatico. Non siamo bambini a cui far credere che sia possibile mangiare a volontà gelati e caramelle senza che ciò comporti diventare obesi o finire all'ospedale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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