Genitori morti a Rigopiano. I figli riaprono la pizzeria

I due fratelli maggiori riaprono i locali del padre e della madre, morti sotto la valanga di Rigopiano: "Vogliamo restituire il bene dei nostri genitori"

Genitori morti a Rigopiano. I figli riaprono la pizzeria

Dopo la tragedia di Rigopiano, un barlume di speranza. Quella conquistata giorno dopo giorno da tre fratelli di Loreto Aprutino, paese di mille anime nel Pescarese. I loro genitori sono morti nella valanga che travolse il resort di Farindola. Papà e mamma avevano aperto due pizzerie che i tre figli oggi sono riusciti a riaprire.

"La rabbia non passa. Ma la rabbia logora e basta: è inutile", dice Riccardo (20 anni) al Corriere. Insieme a Piergiovanni (18 anni) e il piccolo Riccardo (10) hanno ricominciato a sfornare delle pizze. "È il più forte di noi. È lui che ci dà la carica. È lui che ci ha spinto a riaprire . E da oggi tutto cambia. Da oggi ci rialziamo". Papà Sebastiano e mamma Nadia erano andati per un fine settimana con amici a Rigopiano. Una sola notte che è stata fatale. Insieme a loro c'era anche Riccardo che è stato estratto dalla neve vivo mentre i genitori sono rimasti sommersi dalle macerie.

"Adesso vogliamo restituire tutto il bene che abbiamo ricevuto in questi mesi difficili - dicono i figli al quotidiano di via Solferino -.

Abbiamo aperto nel giorno in cui papà avrebbe compiuto 50 anni. Ringrazieremo chi ci è stato vicino con il sorriso e le 'pizzette' che lui ci ha insegnato a fare". Una storia di speranza. E forza.

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