A gennaio Balsamo protestò sul tetto del tribunale

Prima di uccidere i due imprenditori e ferirne un terzo Cosimo Balsamo aveva protestato sul tetto del tribunale

A gennaio Balsamo protestò sul tetto del tribunale

Non è la prima volta che Cosimo Balsamo, il killer che questa mattina ha ucciso due imprenditori nel Bresciano, finisce agli onori delle cronache.

E non solo per il suo passato da malvivente - faceva parte della banda dei tir che derubava le aziende di trasporto di metalli in tutto il Nord Italia -. Lo scorso 9 gennaio, infatti, il 62 enne originario di Brindisi era salito sul tetto del tribunale di Brescia per protesta e aveva minacciato il suicidio.

Nel 2009, infatti, Balsamo era stato condannato per associazione a delinquere finalizzata al furto e al riciclaggio.

Oltre che la condanna al carcere, gli fu confiscato gran parte del patrimonio.

E oggi si scopre che almeno due delle persone coinvolte - il ferito di Flero, Giampiero Alberti, e James Nolli, ucciso a Carpeneda di Volbarno - erano suoi coimputati proprio in quel processo.

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