Cronache

Genova, documenti falsi e foto di armi. Scatta l'arresto per due siriani

Erano pronti a partire per Londra, con documenti belgi contraffatti. L'analisi degli smartphone ha subito preoccupato gli inquirenti

Genova, documenti falsi e foto di armi. Scatta l'arresto per due siriani

Erano pronti a partire per Londra dall'aereoporto Cristoforo Colombo con un volo Ryanair e con un documenti d'identità belga, ma i controlli hanno evidenziato che quelle carte erano false e inoltre i contenuti dei loro telefoni e bagagli hanno subito allarmato la polizia.

Il controllo delle carte d'identità ha subito insospettito gli agenti. L'uomo di 24 anni e la donna di 31, nonostante la loro nazionalità belga, non parlano uno parola di francese. Come si legge sul Secolo XIX, gli investigatori sono giunti alla conclusione che quei documenti erano contraffatti. Ma l'indagine va avanti, e passa all'analisi degli smartphone.

Le immagini mostrano "armi e scene di guerra", come si legge sul report trasmesso ai magistrati. Nelle valigie sono stati trovati altri incartamenti che sono ancora al vaglio degli inquirenti. I rilievi dell'Interpol spingono la polizia italiana a ritenere che K. E. ed S. E. (le iniziali sono riferite all’identità "probabile" con cui ne è stato comunicato il fermo al Ministero dell’Interno), abbiamo un legame di parentela e siano di origini siriane, ma le indagini sono in continuo sviluppo. Una traccia di K. E. arriva inoltre da un controllo eseguito tempo fa in Germania, sulla donna le informazioni sono pressoché inesistenti.

Molti gli interrogativi che attendono un risposta: perché erano diretti a Londra? come sono giunti a Genova? e da dove?, ma il dettaglio più importante è perché avessero delle false indentità e cosa si nasconde dietro. Il mutismo dei due arrestati non conforta: non hanno fornito delucidazioni alle forze dell’ordine. Per i documenti fasulli è scattato l'arresto, il provvedimento viene eseguito dalla polizia di frontiera sotto il coordinamento del sostituto procuratore Piercarlo Di Gennaro, obbligatorio con le nuove norme antiterrorismo entrate in vigore dopo gli attentati a Charlie Hebdo del gennaio di un anno fa.

Spetterà alla Digos chiarire questa particolare vicenda.

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