Due "bombe d'acqua" che hanno interessato molte zone di Genova e dei dintorni. Ancora una notte difficile per il capoluogo ligure, dopo l'esondazione che ha invaso scantinati, negozi e le case ai piani bassi e causato una vittima. Lo stato di allerta, intanto, prosegue fino a lunedì.
Nell'area di Ponente gli allagamenti hanno interessato Sestri, Voltri, Pegli, Multedo e Borzoli, dove il Rio Ruscarolo è uscito dal suo letto. Vicini al livello di guardia il torrente Leira, il Varenna a Pegli, il Polcevera a Cornigliano. Tra Chiavari e Lavagna è esondato il torrente Entella, mentre il Boate è tornato sotto il livello di guardia a Rapallo, dopo che questa mattina aveva raggiunto un'altezza preoccupante.
I temporali sono durati fino alle 3.30 di questa mattina, poi il tempo è migliorato, con precipitazioni sparse. Il casello di Genova Est è rimasto chiuso per tenere gli automobilisti lontani dalla Valbisagno.
In molti sono scesi in strada per cercare di spalare il fango che ha invaso case e negozi. Una ragazza do 27 anni è stata colta da un arresto cardiaco mentre lavorava ed è stata ricoverata in prognosi riservata nel reparto Rianimazione dell'ospedale Galliera.
"Qualcosa non ha funzionato"
A tre anni di distanza da un'alluvione che aveva causato sei vittime, a Genova ci si interroga su cosa non abbia funzionato. Ieri le polemiche si sono concentrate sulla mancata allerta e questa mattina si è riunito un vertice in prefettura, al quale hanno partecipato il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli e il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, oltre alle autorità locali.
Al termine, in conferenza stampa, Gabrielli ha detto che la situazione è ancora di "piena emergenza" e che "le previsioni per le prossime ore non sono assolutamente confortanti". "Dal punto di vista dell'esito delle previsioni qualcuno ha sbagliato", ha ammesso, chiedendo però di non crocifiggere nessuno.
Danni per 200 milioni
Ammontano a 200 milioni di euro, secondo il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, i danni alle strutture pubbliche provocati dall'esondazione a Genova.
In strada con i genovesi è sceso oggi anche il cardinale di Genova, Angelo Bagnasco. "In alcune zone la situazione è molto più grave dell'altra volta", ha detto in un'intervista a Radio Vaticana, parlando di "gente che ha perso tutto" e che ha "detto che non ce la faranno più e non hanno più, forse nemmeno le forze per ricominciare".
La Procura indaga
I lavori effettuati per la messa in sicurezza del rio Fereggiano, il torrente esondato il 4 novembre 2011 che provocò la morte di sei donne, di cui due bambine, sono nel mirino della procura di Genova che indaga sull’alluvione di giovedì notte. I magistrati vogliono capire se quei lavori, fatti all’indomani dell’alluvione di tre anni fa, siano stati eseguiti correttamente, se siano stati sufficienti e se vi siano responsabilità. Il pm Gabriella Dotto ha aperto un fascicolo, ancora contro ignoti, per omicidio colposo. Oggi ha conferito l’incarico al medico legale per effettuare l’autopsia sulla salma dell’infermiere. L’esame potrebbe chiarire l’esatta dinamica della morte visto che non ci sono testimoni che abbiano assistito alla disgrazia.
Scuole chiuse lunedì
Il sindaco di Genova, Marco Doria, ha disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado e delle università anche per la giornata di lunedì.
La decisione è stata presa a seguito del prolungamento dell’allerta meteo di livello 2 fino comunicato dalla Protezione civile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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