La nave Geo Barents, della ong Medici senza frontiere, dopo giorni di stazionamento davanti alle coste siciliane, con anche superamento del limite di confine territoriale, è stata assegnata al porto di Taranto, dove si sta dirigendo in queste ore con a bordo quasi 660 migranti. Fino a ieri sera alle 18 circa, infatti, la nave si trovava nei pressi del porto di Augusta, quando ha improvvisamente cambiato rotta per risalire la Calabria e dirigersi verso la Puglia. In queste ore sta navigando al largo delle coste della locride, come indica il sistema di tracciatura Vessel Finder e, stando al piano indicato, il suo arrivo a Taranto è previsto per la mattinata di domani.
La comunicazione del porto sicuro alla nave è stata fatta diverse ore fa, stando a quanto risulta dal tracciato della nave, che non avrebbe avuto ragione di risalire la Calabria in piena notte senza la consapevolezza di uno sbarco a Taranto. Eppure, la comunicazione di assegnazione del porto è stata data dalla ong solo questa mattina, dopo che il profilo spagnolo della stessa organizzazione non governativa, alle 9.18 di stamane, continuava a invocare un porto sicuro per la Geo Barents. La nave di Medici senza frontiere è rimasta ferma davanti alle coste italiane per quasi una settimana: tempo che avrebbe potuto impiegare per raggiungere Malta e perfino la Grecia. Invece, è ben evidente che la pretesa sia sempre e solo quella di ottenere un porto in Italia e non un porto sicuro generico, come imporrebbe il regolamento.
"Aunque no aparezca en los medios europeos, la gente sigue arriesgando su vida para escapar"
— Las Mañanas de RNE (@LasMananas_rne) August 4, 2022
Hablamos con Juan Matías Gil, coordinador de misiones de rescate en @MSF, sobre el abandono político de la migración en Italia https://t.co/rs5hzR4ZFy
E nonostante l'Italia si stia facendo carico di quasi tutti i migranti del nord Africa che prendono il mare, dalla Spagna, la ong Medici senza frontiere attacca duramente il nostro Paese. Il programma radiofonico Las Mananas de Rne, in onda sulla Radio nacional spagnola, per lanciare l'intervista rilasciata al conduttore da Juan Matias Gil, coordinatore delle missioni di salvataggio di Medici senza frontiere, parla di "abbandono politico della migrazione in Italia" e confronta i 140mila profughi, reali, dell'Ucraina con i migranti che sbarcano sulle coste, dei quali solo minima parte ha diritto all'asilo e allo status di profugo. E sottolinea come, fino a giugno, siano stati 22mila i migranti. Peccato che, nel mese successivo, l'Italia sia arrivata a oltre 40 mila sbarchi.
Davanti all'affanno dell'Italia di gestire migliaia di arrivi a Lampedusa, ai quali si aggiungono tutti quelli negli altri punti di sbarco e i migranti portati dalle navi ong a centinaia di volta in volta, Juan Matias Gil ha negato la sussistenza di un'emergenza in Italia, parla di "negligenza totale" da parte del nostro Paese, per una situazione "totalmente gestibile con volontà politica". Gil parla di andamento che "non è diverso da quello degli anni precedenti" ma viene completamente smentito sia dai dati del ministero dell'Interno italiano, che fino alle 8 del mattino di ieri, 3 agosto 2022, ha registrato 42.324 contro i 30.180 del 2021 e i 14.658 del 2020. Ma ci sono anche i dati di Frontex che smentiscono Msf, visto che l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera ha sottolineato come gli ultimi weekend siano stati i più affollati dal 2015.
Nell'intervista al coordinatore di Msd non è mancato nemmeno un attacco a Matteo Salvini, perché, come si legge nell'articolo in spagnolo, "questa dilatazione dei tempi si sta verificando da quando Salvini è arrivato al ministero dell'Interno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.