Giornata mondiale della tigre: 3.890 gli esemplari rimasti

Uno degli animali più belli presenti sulla Terra rischia di scomparire. A dare l’allarme è il WWF, che ha lanciato una sfida

Giornata mondiale della tigre: 3.890 gli esemplari rimasti

Oggi 29 luglio, è la Giornata mondiale della tigre. Il maestoso animale rischia però in breve tempo di scomparire dal nostro Pianeta. Ne esistono infatti solo 3,890 esemplari. Pochi, pochissimi considerando il fatto che all’inizio del secolo scorso erano circa 100mila, calando vertiginosamente nel 2000, anno in cui si registravano solo 3,200 individui. Gli ultimi soggetti sono distribuiti in ben 13 Paesi differenti, India, Nepal, Bhutan, Bangladesh, Russia, China, Myanmar, Thailandia, Malesia, Indonesia, Cambogia, Laos e Vietnam.

Proprio per cercare di salvare la situazione nel 2010 il WWF ha stretto un accordo con i 13 Paesi , fissando un ambizioso quanto necessario obiettivo: quello di raddoppiare il numero di tigri entro il 2022. Grazie al Progetto Tx2, si cercherà quindi di arrivare a circa 6mila felini. Sempre in occasione di quel Summit è stata istituita la Giornata mondiale della tigre, che oggi è arrivata alla sua decima edizione. Un obiettivo davvero difficile da raggiungere che richiede anche importanti investimenti economici da parte dei Paesi che hanno deciso di farne parte. Nazioni che hanno comunque voluto sottolineare il loro impegno e la loro volontà a salvare questa bellissima specie.

Un censimento fatto nel 2016 era già molto positivo. Il numero delle tigri in quella occasione era stato stimato a 3,890 esemplari. Ancora poco però perché la tigre non arrivi a fare parte della categoria EW, Estinta in ambiente selvatico. Importante è aumentare i controlli sul territorio, cercare di contrastare il bracconaggio, monitorare gli esemplari presenti, salvaguardare il loro habitat e sensibilizzare anche l'opinione pubblica. Una sua totale scomparsa potrebbe infatti portare a gravi squilibri nell’ecosistema dei Paesi asiatici ospitanti.

Purtroppo sono ancora molti i prodotti illegali utilizzati in campo pseudomedico costituiti da sostanze estratte dal corpo della tigre.

Per riuscire a raggiungere l’obiettivo prefissato è fondamentale che il governo di ogni Paese rafforzi le proprie leggi volte alla tutela di tutte le specie selvatiche presenti sul territorio. Nel 2020 verrà fatto un secondo censimento, sperando che la situazione sia ulteriormente migliorata.

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