Mancano poco meno di tre mesi al Giubileo straordinario annunciato da Papa Francesco, al via l'8 dicembre a Roma.
La città deve essere pronta ad accogliere, far spostare e proteggere da eventuali attacchi terroristici un flusso di oltre trenta milioni di fedeli. Un bell'impegno per una città che ha una lista di problemi molto lunga.
Per questo motivo l'amministrazione comunale -come riporta Il Messaggero - il Vaticano e il ministero dell'Interno stanno lavorando all'elaborazione di un piano strategico che non lasci nulla al caso e che tenga conto di tutte gli aspetti logistici da considerare.
Roma verrà divisa a spicchi per un controllo più efficace da parte delle forze dell'ordine. I fedeli avranno a disposizione sette percorsi, studiati sia dal punto di vista dei trasporti che da quello della sicurezza, per raggiungere i luoghi di maggiore interesse: San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, San Paolo e, ovviamente, San Pietro.
Per raggiungere ed accedere alla Basilica di San Pietro, tra l'altro, sarà necessario effettuare un vero e porprio log-in: potrà entrare solo chi avrà precedentemente inviato una richiesta sul sito ufficiale del Vaticano.
Il secondo punto nevralgico della città sarà la stazione di Termini, dalla quale già adesso ogni giorno transitano oltre cinquecentomila persone. Per garantire la sicurezza dei visitatori - e quella dei normali cittadini - in stazione saranno presenti agenti mimetizzati e militari, metal detector e telecamere di videosorveglienza. Gli ispettori dell'Atac interverranno per scongiurare episodi di borseggio e furto, sia nel polo ferroviario che in tutta la rete di trasporti, nelle banchine di attesa e all'interno dei mezzi.
La mucipalizzata dei trasporti capitolina lavora alla gara per mettere in strada entro i primi mesi del Giubileo un parco macchine di 700 nuovi autobus ma la prima gara è stata un fallimento. Si lavora a un secondo bando per 250 mezzi, ma si sa già che i mezzi non arriveranno in tempo.
Abituati ai tanti set cinematografici a cielo aperto allestiti per le vie della città, i romani in questi giorni hanno assistito a vere e proprie scene da film di azione, in luoghi strategici come Farnesina, Colosseo e San Pietro. In realtà si è trattato di reali esercitazioni antiterrorismo per preparare i nuclei operativi a scongiurare qualunque pericolo di attacco nei mesi del grande appuntamento religioso.
608px; line-height: 22.4671px;">Il ministero dell'Interno ha preparato una serie di piani di intervento in caso di attacco per ogni sito sensibile della città, nella speranza però, di non doverne attuare neanche uno.
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