La giustizia italiana, si sa, non eccelle per celerità. Una donna, in causa con il datore di lavoro, ha ottenuto sì la sentenza, ma solo dopo 28 anni di attesa.
È la storia di Daniela Brunelli, una bibliotecaria veronese che una volta rimasta incinta inoltrò la richiesta dell’indennità di maternità all’Inps, per poi assistere al rimpallo di responsabilità circa la sua situazione tra il Comune per il quale lavorava e l'Istituto nazionale di previdenza sociale.
Ecco allora l’infinito contenzioso, terminato dopo tre decenni di attesa. E così la bambina che aspettava ha fatto in tempo a crescere e diventare adulta prima che alla madre venisse riconosciuto il diritto a percepire il trattamento economico, pari a 3.200 euro.
A stabilirlo, come racconta Il Gazzettino, è la sentenza arrivata solo nelle scorse ore, che scrive così la parole fine a una grottesca Odissea giudiziaria: il Tar ha ribadito il verdetto della Cassazione, che a propria volta era arrivato dopo una lunga battaglia nelle aule.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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