Sono venuti in Italia, magari sfuggendo a povertà, e si sono trovati davanti persone in situazione peggiore. Un paradosso, quello che si è verificato al Cara di Gradisca d'Isonzo (Gorizia), dove i profughi hanno deciso di sfamare i dipendenti della cooperativa che gestisce la struttura, senza stipendio da sei mesi.
Come racconta Il Piccolo, infatti, sessanta lavoratori tra assistenti, magazzinieri, legali e mediatori culturali e linguistici che non vengono pagati da ottobre. E che ogni giorno fanno i conti con le spese quotidiane mentre al Cara i pasti non consumati vegono buttati. "Magari prendiamo un po’ di frutta o acqua rischiando di venire ripresi", racconta uno dei dipendenti, "Spesso quei ragazzi ci offrono del loro cibo, pasta o altro...". "
538em;">Un richiedente asilo, consapevole delle nostre difficoltà, ha voluto pagare le merendine che mio figlio si porta a scuola", ha raccontato al quotidiano un'operatrice, "E voleva darmi anche i soldi per un paio di pantaloni... Mi ha detto: prenditili tu, stai peggio di me in questo momento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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