Il governo stanzia 500mila euro ​per la vita politica dei rom

I fondi messi a bando dall'Unar: "Favorire la partecipazione dei Rom alla vita sociale, politica, economica e civica dell'Italia"

Il governo stanzia 500mila euro ​per la vita politica dei rom

Non era bastato lo scandalo sui soldi pubblici finiti alle associazioni che organizzavano orge omosessuali. Ora l'attenzione si rivolge nuovamente all'Unar, l'Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali di Palazzo Chigi, ente che dipende (di fatto) da Maria Elena Boschi. Nei giorni scorsi infatti è stato emanato un bando da 475.400 euro per finanziare progetti che favoriscano "la partecipazione dei Rom alla vita sociale, politica, economica e civica" dell'Italia.

Insomma: quasi 500mila euro per far avvicinare alla politica i nomadi. E chissà che un giorno non decidano anche di aprire un loro partito. I tavoli di discussione saranno aperti in tutte le grandi città del Belpaese, da Milano a Roma passando per Catania, Genova, Cagliari, Messina e Bari. Una vera e propria strategia per l'inclusione di chi - però - ha più volte dimostrato di non voler essere incluso. Solo ieri il Tg Vicenza ha pubblicato in video in cui una famiglia di nomadi ammette che "noi per vivere rubiamo quello che troviamo".

Il bando per i progetti scade il prossimo 11 settembre, poi si decideranno i vincitori. I tavoli di lavoro, scrive Libero, dovranno creare "Piani di azione locale" per "promuovere la parità di trattamento, l’inclusione economica e sociale e il coinvolgimento delle Comunità nella società". Per Comunità si intendono quella rom, sinti e camminanti.

In particolare sarà necessario pensare un coinvolgimento diretto dei rom nelle politiche delle amministrazioni locali che riguardano le loro comunità, soprattutto per quanto riguarda il lavoro e il luogo dove vivere. Uno dei "pacchetti di lavoro" si occuperà di studiare il "fabbisogno e le condizioni delle aree urbane" e di agevolare gli interventi su "lavoro, abitare, accesso ai servizi e istruzione".

Il bando di gara risale al 24 luglio

scorso, è finanziato con soldi appositi dell'Unione Europea e dovrebbe mettere in pratica quanto scritto nella Strategia nazionale di inclusione dei Rom. Che fino ad oggi non ha prodotto enormi risultati.

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