Cronache

"Ha la bandiera spagnola". ​Pestatata dagli antifascisti

Brutale aggressione a Murcia, in Spagna. La ragazza picchiata fuori da un locale. "Motivazioni politiche". Fermate cinque persone

"Ha la bandiera spagnola". ​Pestatata dagli antifascisti

L'aggressione è avvenuta domenica sera fuori da un locale di Murcia, in Spagna. Un gruppo di ragazzi, probabilmente appartenenti ai gruppi antifascisti di estrema sinistra, ha aggredito e pestato brutalmente una ragazza colpevole di aver indossato un braccialetto con la bandiera spagnola.

Nei giorni scorsi il tribunale di Murcia ha convalidato l'arresto per uno dei cinque giovani che erano stati arrestati a seguito delle indagini partite grazie ad un video regstrato da uno dei testimoni. Per gli altri due indagati, invece, non si apriranno le porte del carcere ma il giudice ha disposto il divieto di avvicinamento sotto i 500 metri dalla vittima, oltre all'obbligo di firma ogni 15 giorni e al divieto di espatriare.

La brutale aggressione

La vittima è una ragazza di 20 anni che dopo il violento pestaggio ha riportato fratture alle mani. Secondo quanto scrive il quotidiano locale "La Veritad", la vittima avrebbe riconosciuto uno degli aggressori. Ma al momento sulle indagini c'è massimo riserbo. Fonti della polizia nazionale confermano che alla base dell'aggressione ci sarebbero motivazioni politiche. E in effetti il raid fa pensare più ad una "punizione" che a un "diverbio" scoppiato durante la serata di bevute. A registrare le violenze è stato il proprietario di un negozio lì di fianco e ci sarebbero anche le immagini di alcune videocamere di sorveglianza. La sequenza è drammatica. Prima la ragazza viene colpita e fatta cadere a terra, poi alcuni degli aggressori infieriscono su di lei mentre è ancora stramazzata a terra. Non appena arriva la polizia gli aggressori sono fuggiti lungo la strada nella speranza di far perdere le tracce. Due di loro sono stati arrestati subito, mentre nei giorni successivi la polizia ha rintracciato altri tre ragazzi e una donna.

Alcuni dei camerieri hanno osservato la scena ma non sono intervenuti nell'immediato. Il padrone del locale, Juan Ramon, li ha difesi affermando che non trattandosi di addetti alla sicurezza non avevano alcun dove a rischiare la pelle per fermare la rissa. Inoltre ha affermato che la vittima non è tra i suoi clienti abituali

La vittima nei giorni successivi ha dichiarato: "Sono stata picchiata perché indossavo una bandiera della Spagna su un braccialetto, solo per questo". Poi ha aggiunto di definirsi sì "patriota" e "spagnola", ma sostiene di non aver avuto mai legami con qualche gruppo di destra cittadino.

Secondo la polizia, invece, non ci sarebbero collegamenti tra il braccialetto e il pestaggio, e gli agenti immaginano ci possano essere stati dei "precedenti" tra le parti in causa.

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