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Home but not alone, la palestra dell'autostima per combattere lo stress da lockdown

Per molti il lockdown è causa di forti disagi psicologici, Gabriella Fellus lavora con una "palestra" dell'autostima, ora supporto di un progetto benefico. La prima lezione il 1 dicembre

Home but not alone, la palestra dell'autostima per combattere lo stress da lockdown

L'attuale momento storico segna e segnerà la psiche delle persone per molto tempo ancora. I medici sono tutti concordi nell'evidenziare probabili strascichi a livello psicologico nei soggetti già deboli e in quelli indeboliti dal lockdown e dalle ristrettezze imposte dal governo per contrastare l'epidemia. Per queste problematiche, e per quelle che già erano in essere nella nostra società, è nato il progetto Home but not alone, un'iniziativa volta a sostenere le persone che non riescono più ad uscire di casa per paura o perché manifestano un disagio psicologico.

Si tratta di un percorso basato su alcune videolezioni che hanno l'obiettivo di accrescere e di migliorare l'autostima e l'autodifesa del singolo, che si svolgono prevalentemente su piattaforme digitali come Zoom, strumento che gli italiani e non solo hanno scoperto durante l'emergenza. Sarà anche istituita una raccolta fondi, i cui proventi saranno devoluti a favore dell’associazione culturale “I Respect”, interamente dedicata alla cultura del rispetto contro ogni forma di violenza, attraverso la prevenzione, con un’attenzione particolare a bambini, adolescenti, donne e famiglie.

Il progetto Home but not alone nasce dall'idea di Gabriella Fellus, che vanta una lunga esperienza nel settore. Grazie alle sue conoscenze specifiche in materia ha creato un vero e proprio metodo, che è stato poi messo a disposizione del progetto per aiutare le persone che soffrono di disagi comportamentali e di interazione sociale. Le videolezioni sono già state avviate nel corso del primo lockdown di marzo e si sono dimostrate efficaci, riuscendo a ottenere ottimi risultati su persone che soffrivano la condizione di solitudine e di isolamento. Questa "palestra" in cui si allena l'autostima dell'individuo è diventata l'ancora di salvezza per chi si è sentito opprimere dall'obbligo di reclusione all'interno della propria abitazione, per chi ha provato la sensazione di soffocamento.

I buoni risultati ottenuti e l'incontro di Gabriella Fellus con Donata Berger, amica e collaboratrice che da molti anni si occupa di organizzazione di eventi ed è impegnata nella progettazione e realizzazione di progetti di charity, ha dato vita al progetto benefico. Affinché questo potesse realizzarsi, sono state coinvolte anche Matilde Bruzzone, imprenditrice nel settore della sanità e ambasciatrice nel mondo della città di Genova ed Elisa Margani, psicologa psicoterapeuta individuale e di gruppo che svolge attività clinica con bambini, adolescenti e adulti e consulente tecnico presso il Tribunale di Milano in situazioni di tutela di minori, donne e soggetti vulnerabili. A dar man forte al progetto è stata chiamata anche Maddalena Corvaglia, sostenitrice di un nuovo concetto di attività fisica che porta al rinnovamento delle proprie energie e il ripristino del sorriso.

"Da diversi anni insegno alle persone a ritrovare la fiducia in se stessi e la forza di cambiare situazioni che le bloccano o a cui soccombono. In questo periodo le ho raggiunte virtualmente dentro casa grazie al web, perché non venisse a mancare loro l’opportunità di essere accompagnate verso un nuovo percorso, iniziando con un semplice click", dichiara Gabriella Fellus. "Credo molto in questa iniziativa che, creando un network (per ora virtuale) di amiche attraverso scambi di opinione, tende la mano a distanza a chi sta attraversando momenti spesso molto difficili", prosegue Donata Berger.

Il prossimo appuntamento sarà martedì 1 dicembre dalle 19 alle 20 con "La Sindrome della Tuta: l’abbrutimento, consigli e opinioni per non mollare il colpo nemmeno tra quattro mura”. L'incontro, che sarà su Zoom, prevede il pagamento di un contributo di 15 euro. Interverranno:

Maddalena Corvaglia: conduttrice televisiva;
Gabrielle Fellus: Presidente I RESPECT, ideatrice del Metodo Fellus;
Adriana Di Lello: Vice direttore ELLE;
Diana De Marchi: Presidente della Commissione alle Pari Opportunità del Comune di Milano;
Donata Berger: ambasciatrice del progetto;
Elisa Margani: Psicoterapeuta e consulente del Tribunale di Milano;
Niccolò Torieli: conduttore televisivo e radiofonico;
Matilde Bruzzone: ambasciatrice della città di Genova.

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