Tutti i lati meno eccitanti di un lavoro in un call-center erotico

Un sito americano prova a raccontare la realtà delle "linee hot", molto meno bollente di quanto fantasia vorrebbe

Tutti i lati meno eccitanti di un lavoro in un call-center erotico

Scordatevi che dall'altra parte del telefono ci siano sexy partner pronte a sollevare la cornetta a qualsiasi ora della notte. La realtà dei call-center erotici è molto diversa. In fondo, lo avevamo immaginato tutti, ma ora un sito americano, Cracked.com, ha raccontato l'esperienza di una persona che ci ha lavorato davvero, raccogliendo in un breve elenco tutte le cose meno eccitanti di ottenere un impiego in una linea hot.

Tanto per cominciare, l'ambiente. Parlare sporco al telefono con uno sconosciuto è già difficile - si legge nell'articolo - ma lo diventa ancora di più quando devi farlo dai cubicoli che si trovano in un qualsiasi call-center, attorniata da altrettante colleghe impegnate in mugolii più o meno spinti, che rischiano di farsi sentire dal cliente al telefono, più o meno illuso di trovarsi nel bel mezzo di un momento privato con una signorina discinta.

Che poi la signorina in questione non soltanto non è per nulla discinta ma spesso non è neppure particolarmente signorina, continua l'articolo. La bionda distributrice di orgasmi telefonici non di rado è una donna di mezza età con sul naso un paio di lenti bifocali. Fatto che non esclude che la fantasia che contribuisce a creare in fondo piaccia anche a lei, e non solo al cliente.

Cliente il quale, da parte sua, fa il possibile per rendere ancora meno sexy il tutto, con richieste che a volte rasentano l'illecito.

Non di rado - scrive l'autrice del pezzo - chi chiama vorrebbe poi continuare "dal vivo" la conoscenza, quando non preferirebbe invece ricevere biancheria usata o "un paio di mutandine irrorate di sangue mestruale" (sic!).

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