Cronache

"I migranti a Hollywood? Li porterei con piacere". È scontro Gere-Salvini

Richard Gere torna a fare la morale parlando dei migranti. Il celebre attore spiega cosa lo ha portato a salire sulla Open Arms. Ma non manca di attaccare Salvini

"I migranti a Hollywood? Li porterei con piacere". È scontro Gere-Salvini

Richard Gere riparte alla carica. Dopo essere salito a bordo della Open Arms agli inizi di agosto, intimando il governo italiano di far sbarcare i 120 migranti presenti sulla nave della ong, e dopo la conferenza stampa di fuoco nella quale accusava il nostro Paese di essere diventato "irriconoscibile" proprio sul tema, il celebre attore (ri)torna a fare il paladino della giustizia.

Intervistato dai giornalisti di Piazza Pulita, Richard Gere ha spiegato cosa lo ha portato a salire a bordo di Open Arms: "Quest'estate ero in Italia e un mio amico mi ha detto: 'Hai saputo di questa nuova legge che rende un crimine aiutare le ong che salvano le persone in mezzo al Mar Mediterraneo?'. Io gli ho risposto: 'Mi stai prendendo in giro?'". Dopo la classica premessa buonista dove i toni vengono esasperati (come al solito), l'attore di Hollywood parte con il suo "eroico" racconto. Dimenticando, però, un particolare: dopo la passerella su Open Arms durata qualche giorno, Gere ha passato le vacanze italiane su un bel motoscafo di lusso. Ma andiamo al suo racconto.

"In cinque minuti - dice - ho deciso di prendere un volo per Lampedusa, ho passato una giornata a mettere insieme i viveri e a trovare una barca che ci portasse fino alla Open Arms". Ma dopo questa breve battuta, la giornalista incalza Richard sul tema "caldo": "L'ex ministro dell'interno, Matteo Salvini, le disse 'perché non si prende i migranti e li porta a Hollywood con il suo aereo privato?'". E qui arriva la classica risposta di chi lancia il sasso e poi nasconde la mano: "Se avessi avuto una aereo privato l'avrei fatto con molto piacere, ma non ce l'ho (ride, ndr). Ho invitato Salvini a bordo della Open Arms: 'Vieni qui per renderti conto che sono persone, non sono dei pazzi stupratori che ti vogliono uccidere, che vogliono far male alla tua famiglia, che vogliono distruggere l'Italia'".

Dopo risate, battute ed eroismo, riparte la predica. "Sono persone come noi - si sente nel video di Piazza Pulita - che vogliono solo essere felici e scappare dalle sofferenze, proprio come noi. Sono fratelli e sorelle". Per chiudere in bellezza, dopo la ramanzina a Matteo Salvini e alla sua politica, Richard Gere dà del "delinquente" a Donald Trump: "Il nostro presidente si trova molto meglio coi delinquenti piuttosto che coi nostri amici. È molto più a suo agio coi cattivi, gente che pur di restare al potere è disposta a ogni mezzo".

E ride.

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