I militari al confine con la Slovenia contro il coronavirus e i migranti

Lubiana ha chiuso i confini e da Roma arriva l'esercito. Fedriga: "I migranti sono un problema, con loro le multe non servono. E il governo utilizza il metodo del silenzio"

I militari al confine con la Slovenia contro il coronavirus e i migranti

Dopo la chiusura nei giorni scorsi dei confini da parte delle Slovenia, ora da Roma arrivano alla frontiera un centinaio di militari. Pochi giorni fa, per difendersi dalla diffusione del coronavirus, Lubiana aveva posizionato alcuni grandi massi sui valichi secondari in modo da bloccare il passaggio dei veicoli ed evitare che il contagio dilagasse nel territorio. Per oltrepassare la frontiera tra i due Paesi, si deve passare esclusivamente attraverso i valichi principali dove i controlli da parte delle autorità slovene sono molto rigidi. E adesso l'Italia risponde con l'Esercito, inviato al Nord Est oltre che per far rispettare le limitazioni alla circolazione, anche per fermare gli immigrati clandestini.

"Avevo chiesto un mese fa circa al governo di attivare il protocollo, già in atto per gli sbarchi sulle coste italiane, al fine di mettere in quarantena automatica chi entra irregolarmente, nel caso non si riuscisse a respingere direttamente alla frontiera. Chi viene a lavorare come frontaliere si può muovere come tutti i cittadini. Chi invece viene qui pensando di fare una passeggiata non può. Anche a quello serviranno i controlli sul confine", ha spiega a La Verità il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. I migranti infatti continuano indisturbati a passare la frontiera percorrendo i sentieri nascosti nei boschi del Carso. Le misure prese dalla Slovenia infatti non fermano gli immigrati e il flusso di arrivi continua. "Non è accettabile - ha continuato Fedriga - che un territorio come quello del Friuli Venezia Giulia, che non è confine europeo, sia soggetto ad entrare irregolari di persone che transitano da altri Paesi Ue. Ci dicevano che era impossibile controllare le frontiere europee, oggi invece, per il coronavirus, si scopre che le frontiere si possono chiudere e controllare. Significa che a qualcuno faceva comodo far entrare immigrati irregolari e consapevolmente non si voleva fermare il flusso. Io penso che bisognerebbe tornare alla politica attuata da Matteo Salvini quando era ministro. Serve il blocco totale delle Ong".

Intanto però i migranti continuano a muoversi per le città e in molti, in questi giorni, vengono denunciati per il mancato rispetto delle restrizioni previste dai decreti. "Bisogna impedirne la circolazione - ha tuonato il governatore -. Per i migranti le multe non funzionano, tanto non le pagano.

Bisogna prevedere che chi non rispetta le disposizioni perda qualsiasi diritto di chiedere la protezione e, al contempo, sanzionare anche le realtà che li accolgono e non li controllano". Ma il governo sembra non interessarsi alla situazione al confine e anzi, "usa il metodo del silenzio".

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