Fabrizio Quattrocchi sfidò i suoi assassini islamici gridando: «Vi faccio vedere come muore un italiano». Di Isabella Quattrocchi, la perita nominata per valutare i Modigliani esposti al Palazzo Ducale di Genova a marzo e ritirati dopo una denuncia di falso, sappiamo che, non avendo nessuna competenza riconosciuta, sta a Roma e nel suo curriculum Linkedin si definisce «independent expert of fine arts for civil and penal court at free lance».
Free lance, non storica dell'arte, critica, esperta, studiosa. È nata nel 1983 e ha quindi 35 anni. Tra le cause che le interessano, indica: «Benessere degli animali; arte e cultura; bambini; formazione; ambiente, diritti umani» Non si conoscono suoi studi, scritti, saggi, tanto meno su Modigliani, ma ieri ha definito quei dipinti «grossolani falsi». Onnisciente, dichiarò falsi anche alcuni quadri sequestrati a Carminati nell'inchiesta Mafia capitale: Guttuso, Warhol e Miró.
Prima di lei i carabinieri si erano avvalsi di un'altra consulente: Maria Stella Margozzi, nota per la sua modesta competenza su qualunque artista. La conosco bene perché ha lavorato con me su Sironi. Ha scritto poi genericamente sulla scultura italiana del '900 e su De Chirico. Nessuna specifica competenza su Modigliani.
Difficile immaginare, nella nostra professione, un esperto che dichiara il suo interesse per il benessere degli animali. Io non so se quei dipinti di Modigliani siano falsi, so che non sono autentiche le esperte che lo dicono.
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