Il prof che lanciò sos: "Spero che i soccorsi d'ora in poi agiscano in fretta"

Quintino Marcella denuncia il fatto che la prefettura, il giorno della tragedia a Rigopiano, non ha creduto alle sua parole al momento della segnalazione

Il prof che lanciò sos: "Spero che i soccorsi d'ora in poi agiscano in fretta"

È stato Quintino Marcella, titolare di un ristorante a Silvi Marina e professore dell’Istituto alberghiero dove studiava Giampiero Parete, colui che ha chiamato i soccorsi il giorno della tragedia all'hotel di Rigopiano.

Nessuno però gli ha inizialmente creduto e lui adesso è pronto a denunciare l'accaduto: "Mi auguro che tutti quelli che rispondono a un centro di pronto intervento, che sia il 112 o il 118, si rendano conto che devono sì accertare la veridicità della situazione ma non più di tanto perché più di un intervento fallito e una denuncia per procurato allarme non può succedere, mentre invece al contrario in quei minuti in cui non si interviene in tempo possono succedere tante cose".

"Mi auguro che i giovani riescano a capire questo messaggio, che loro quando prendono una segnalazione devono andare fino in fondo, se ne accertino, e non resti una cosa aleatoria - ha continuato Marcella -. Ho parlato con gli inquirenti, ho raccontato cosa è successo. Le prime telefonate le ho fatte alle 17.30 e alle 18, poi il tabulato telefonico lo dimostrerà alla magistratura, sicuramente era prima delle 18. Non sono intervenuti, io ho chiamato e loro mi hanno detto 'tre ore fa abbiamo chiamato il direttore dell'albergo, ha detto che è tutto a posto, non si preoccupì. Io ho insistito in maniera un pò pesante, e lei mi ha detto che purtroppo avevano tante emergenze in vari paesi e purtroppo non poteva darmi più retta, e si è allontanata in maniera diplomatica".

Parete ha diffuso all'esterno l'sos e ha poi aspettato e sperato per i suoi due figli e la moglie, trovati vivi e portati immediatamente in ospedale: "Io adesso sono stato dalla famiglia Parete, sono in una stanza, tutti riuniti. Sono provati dall'evento drammatico che non è una disgrazia, è una sciagura e insieme è un grande miracolo. I bambini stanno bene, giocano con la mamma e il papà".

Il primo desiderio di Ludovica, la figlia dello chef, era quello di mangiare dei biscotti e la piccola è stata accontentata: "A Ludovica

hanno portato gli Abbracci, i biscotti che lei adora, glieli ha portati un'infermiera, io ho portato dei giochi. Stanno bene ma sono provati. In quelle ore sono rimasti lì immobili, al buio" ha concluso.

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