Ne hanno arrestati due. Due scafisti algerini di 25 e 27 accusati di aver portato in Italia ben 30 immigrati clandestini caricati a bordo di un gommone. Ma non è tanto, o non solo questa la notizia. Perché per beccarli la polizia ha utilizzato un video realizzato da uno dei migranti marocchini chem, mentre da Zuara tentava di arrivare a Lampedusa, realizzava videoclip per documentare le fasi della "gita in barca".
Esatto, lo chiama così il migrante il viaggio che lo porterà dalla Libia al Belpaese. Nelle immagini (guarda) si vede il motore, la bussola per tenere dritta la rotta e i tanti migranti a bordo del gommone. Il video risale all'8 di novembre, come dichiarato dell'immigrato che - in modalità selfie - realizza il video (guarda). "Siamo partiti e siamo tutti qua - dice - da Zuara diretti a Lampedusa. Questa è la nostra gita in barca per la spiaggia, ascoltata...ascolta...c'è il gruppo del Marocco in arrivo a Lampedusa". Poi il "cineoperatore" riprende gli altri viaggiatori. "C'è gente del Marocco e questi altri sono del Sudan", conclude rivolgendo poi un saluto a qualcuno di cui non si conosce l'identità.
Il fermo degli scafisti e la presa in carico dei migranti è stata fatta dopo l'intervento di una motovedetta della Guardia Costiera di Lampedusa che, alle 23.20 dell'8 novembre, ha intercettato il gommone di sette metri in acque territoriali nostrane. "In considerazione delle condizioni di sovraffollamento del natante - si legge nel resoconto fornito dalle autorità - la motovedetta di soccorso dichiarava evento SAR e procedeva al trasbordo dei complessivi 32 migranti, conducendoli presso il molo Favarolo di Lampedusa. Il gommone utilizzato dai migranti veniva trainato sino al molo di approdo e sottoposto a sequestro da parte dell'unità intervenuta".
A Lampedusa i migranti sono stati sottoposti a procedure di pre-identificazione, fotosegnalati e poi portati a Pozzallo dove sono stati condotti nell'Hotspot. Insieme ai 32 migranti sono poi sbarcati altri 58 migranti per un totale di 90, in seguito ad altri eventi sar gestiti dalle motovedette di stanza a Lampedusa. A indicare i due scafisti sono stati gli stessi immigrati, dichiarazioni poi corroborate dai video-selfie registrati dai cellulari durante il viaggio. A seguito delle indagini condotte dalla Mobile di Ragusa, la procura di Agrigento ha così disposto un decreto di fermo nei confronti dei due algerini.
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