"Il sistema di accoglienza sta collassando e siamo lasciati soli a gestire l’emergenza". Il grido d’allarme arriva dai sindacati dei prefetti Sinpref e Ap, riuniti oggi in assemblea al Viminale, per parlare della riforma delle carriere e della gestione dei flussi migratori. "Finora il sistema ha retto - spiega Claudio Palomba, segretario del Sinpref (Associazione Sindacale dei Funzionari Prefettizi)- grazie allo sforzo delle prefetture, ma c’è da scommettere che nei prossimi venti giorni, fino alle elezioni regionali, saremo carne da macello".
Sulla stessa linea anche Antonio Corona, presidente di Ap (Associazione Prefettizi): "Il problema è che i comuni rifiutano di farsi carico dei migranti: finora solo 800 hanno accettato". La soluzione, spiega Corona, potrebbe essere quella di "prevedere degli incentivi, ad esempio allentando il patto di stabilità e fornendo risorse per l’accoglienza". Per discutere di tutto questo, aggiunge Palomba, "siamo pronti ad aprire un tavolo", visto che, ad oggi, "non abbiamo ancora avuto delle risposte da parte dell’amministrazione. Quello che manca davvero sono gli strumenti per far fronte a questa emergenza, oltre alla copertura giuridica e a quella politica. Non si può gestire una situazione del genere con strumenti ordinari, cosa che invece siamo costretti a fare in queste circostanze". Un’emergenza, spiega il presidente di Ap, Antonio Corona, che rischia di diventare ingestibile se gli arrivi dovessero aumentare: "Secondo le previsioni, si parla di numeri che vanno da 170mila a 200mila sbarchi nel 2015, cifre ingestibili senza una soluzione a livello centrale".
E ancora: "Bisognava aspettare che ci fossero 700 morti per capire l’entità dell’emergenza? Ora servono interventi chiari perché sul territorio stiamo soffrendo", continua il presidente di Sinpref, Claudio Palomba.
CHe ha aggiunto: "Finora abbiamo fatto affidamento sulle associazioni del terzo settore per l’accoglienza, ma siamo al punto in cui persino alcune diocesi non hanno più disponibilità. Dell’emergenza si parla nel Consiglio di sicurezza dell’Onu e da noi, invece, manca perfino la copertura politica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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