Imperia - È costato caro a un gruppo di circa venti ciclisti "solidali" imperiesi il tentativo di "sfondare" simbolicamente un blocco della polizia, al confine franco italiano di Olivetta san Michele, in val Roja, nell'entroterra di Ventimiglia, per ribadire il diritto alla libera circolazione dei migranti in Europa.
Ciascuno di loro, infatti, dovrà pagare questa provocazione con una multa da 2.690 euro. I fatti risalgono al 18 giugno del 2016, quando gli attivisti improvvisano un critical mass e in sella alle proprie biciclette, partono da Breil, sul versante francese della val Roja, per entrare in Italia. Un braccio di ferro con la polizia italiana, che li attende dall'altra parte del confine. Una volta superata l'ex frontiera vengono tutti identificati e in questi giorni arriva l'amara sorpresa. Sono tutti accusati di "blocco stradale", un reato amministrativo che pur non sporcando la fedina penale, tocca il portafoglio.
"Ricorreremo dal giudice di Pace per far valere i nostri diritti", dichiara Francesco Scoppelliti, uno degli attivisti multati, che questa mattina si sono incontrati davanti al cippo intitolato a Coppi e Bartali, sul Capo berta di Diano Marina, in provincia di Imperia, per
illustrare le proprie ragioni agli organi di informazione. "La repressione non fermerà la nostra lotta - ha aggiunto Scoppelliti -. Si tratta dell'ennesimo atto repressivo subito da chiunque mostri solidarietà con i migranti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.