Si è sposato poche ore prima di morire, a testimonianza che se la vita è breve, l'amore resta eterno. E' una storia davvero commovente quella di Giuseppe Callari, 45 anni, presidente dell'unione Italiana dei Ciechi ed Ipovedenti, di Imperia e Consuelo Cartisano, di 35 anni. Malato dallo scorso mese di luglio, quando i medici gli diagnosticarono un tumore, Giuseppe sapeva che la sua vita non sarebbe arrivata a Natale. Un tragico verdetto che gli avevano confermato proprio in questi giorni. Ormai sul punto di morte, tuttavia, non ha voluto rinunciare a coronare quel suo grande sogno, l'ultimo regalo di Natale ovvero sposare Consuelo. Alle 13.30 di ieri il "sì", davanti a don Mario Ruffino della Colleggiata di San Giovanni. "Un'ora dopo mio fratello è entrato in coma - racconta Fabrizio, il fratello di Giuseppe - e in serata si è spento".
Malgrado le cure e la chemioterapia, pochi giorni fa è arrivato il terribile verdetto per la famiglia Callari: "I medici ci hanno comunicato che Giuseppe non sarebbe arrivato a Natale - prosegue il fratello -. Noi non abbiamo detto nulla, ma lui che è intelligente ha subito capito". Dopo aver a lungo lavorato nel panificio di famiglia, Giuseppe venne assunto come centralinista dell'Inps di Imperia.
Una volta chiuso il centralino, Giuseppe venne trasferito nell'ufficio pensioni dell'Inps, dove nel 2014 ricevette la targa come migliore impiegato dell'anno. I suoi funerali saranno celebrati, domattina, alle 10, nella chiesa di San Giovanni, a Imperia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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