Inchiesta su aziende crollate Operai uccisi dal terremoto: adesso ci sono venti indagati

Dopo il terremoto, nel mirino progettisti e costruttori delle strutture in cui hanno perso la vita 4 lavoratori. Gli esperti: il suolo si è sollevato fino a 15 cm

Inchiesta su aziende crollate Operai uccisi dal terremoto: adesso ci sono venti indagati

Continua a tremare la terra nell'Emilia, ieri altre due scosse, una alle 7,27 del mattino (magnitudo 3,2) tra Finale Emilia e Bondeno, l'altra più forte (magnitudo 4) nel pomeriggio verso le 15,15. Altri crolli, altre case evacuate, altre persone senza tetto. Si ingrossa il numero degli sfollati, che ieri ha raggiunto quota 7000. Sono stati impiantate quattro nuove tendopoli da 250 letti ciascuna (in tutto i campi di accoglienza sono 12) messe a disposizione dalle regioni Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria oltre che dalle Misericordie, un'associazione di volontariato. Tutto è complicato dalla variabilità del tempo: l'altra notte sulla zona di è abbattuto un violento temporale seguito durante la giornata di ieri da altri acquazzoni isolati.
Ma cominciano a tremare anche progettisti e costruttori di quelle centinaia di capannoni industriali crollati nella notte tra sabato e domenica. Due Procure, quelle di Ferrara e Modena, hanno aperto fascicoli per verificare la regolarità degli edifici produttivi.
A Ferrara, nella cui provincia sono morti quattro operai al lavoro nel turno di notte, l'inchiesta condotta dal procuratore capo facente funzioni Nicola Proto coadiuvato dal pm Ciro Alberto Savino ha già portato a una ventina di indagati. Per tutti l'ipotesi di reato è l'omicidio colposo.
A quanto si è potuto sapere, le persone iscritte nel registro sono progettisti e tecnici delle tre fabbriche il cui crollo ha provocato la morte dei lavoratori: la Ursa di Bondeno, che produce materiali isolanti per l'edilizia, dove è deceduto il marocchino Naouch Tarik, 29 anni; la Tecopress di Dosso, fonderia dove ha perso la vita il cinquantasettenne Gerardo Cesaro; le Ceramiche Sant'Agostino, in cui Leonardo Ansaloni, 51 anni, e Nicola Cavicchi, 35, sono rimasti schiacciati dal crollo del gigantesco capannone con uno dei forni di cottura.
Soltanto nel 2003 la zona è stata dichiarata a rischio sismico, peraltro non elevato; da allora vige l'obbligo di edificare nel rispetto delle normative strutturali antiterremoti. Ma le indagini dovranno anche accertare se nei tre centri produttivi era tutto in regola sotto l'aspetto della sicurezza e dei regolamenti antinfortunistici. La prossima settimana i magistrati decideranno se chiedere l'incidente probatorio per «consolidare» gli elementi di prova o affidarsi a un pool di consulenti. Non potranno andare troppo spediti nelle indagini: la stessa procura di Ferrara è ospitata in un edificio storico dichiarato parzialmente inagibile, perché sovrastato da una torre campanaria pericolante che dovrà essere messa in sicurezza.
Il terremoto ha distrutto fra il 70 e l'80 per cento delle costruzioni industriali tra le province di Ferrara e Modena, e marginalmente Bologna e Mantova, danneggiando in misura gravissima il tessuto imprenditoriale e il mondo del lavoro in quest'area che ospita produzioni agricole di eccellenza (Parmigiano reggiano, aceto balsamico, salumi, vini) oltre che distretti industriali come la ceramica di Sant'Agostino, il biomedicale a Mirandola e la meccanica di precisione nella Bassa modenese e bolognese.
Un dato aiuta a capire la violenza distruttrice dei movimenti tellurici: in alcuni punti le scosse più forti hanno provocato un sollevamento del terreno di 15 centimetri. Lo hanno rilevato i satelliti radar di Cosmo-SkyMed dell'Agenzia spaziale italiana. Le foto delle deformazioni in superficie hanno permesso ai ricercatori di Cnr-Irea e dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di fare le prime valutazioni.

Un altro gruppo di ricercatori, la fondazione Eucentre di Pavia, ha realizzato un portale internet (www.eqclearinghouse.it) con foto, mappe, aggiornamenti e tutti i dati tecnici sul sisma emiliano a disposizione di professionisti e istituzioni.

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