Terrore per una donna incinta del secondo figlio che è stata assalita e minacciata su un treno in pieno giorno. La donna, una 31enne residente a Colico, stava viaggiando sulla linea ferroviaria tra Lecco e Sondrio, quando un uomo l’ha aggredita e minacciata con un pugno. L’uomo, uno straniero di colore, le ha strappatto l’iPhone ed è scappato immediatamente dopo, scendendo velocemente dal treno alla prima fermata e facendo perdere le proprie tracce. La brutta avventura è capitata a una donna incinta, su una delle tratte ferroviarie più pericolose della Regione, la Lecco-Sondrio.
Da quanto raccontato da Il Giorno, la giovane era in treno con la propria figlia, una piccola di circa un anno e mezzo. Aveva scelto di prendere il treno per dirigersi a Bellano, in visita a una parente. Aveva preferito il treno per evitare di dover usare l’auto e regalare così una nuova esperienza alla figlia. Appena salita sul treno, la mamma si è seduta in uno scompartimento senza aria condizionata, nel quale era l’unica passeggera.
Quando il treno è giunto in galleria, tra le stazioni di Piona e Dorio, la 31enne ha preso la bimba in braccio stringendola forte. Appena finita la galleria però, ecco la brutta sorpresa. Un uomo di colore, probabilmente straniero, le si era messo davanti minacciandola con il pugno chiuso. La donna non ha avuto il coraggio di reagire e il giovane le ha strappato di mano l’Iphone."
È stata questione di un attimo, mi ha mostrato il pugno come se volesse colpirmi, poi mi ha scippato il telefonino. Io sono rimasta paralizzata dalla paura, non sono riuscita nemmeno a gridare per lo spavento. Mia figlia invece è scoppiata a piangere terrorizzata. So che simili episodi succedono spesso, ma credevo solo di sera, non di giorno. Come è capitato a me temo sia capitato e possa capitare a molti altri” ha poi raccontato, ancora sotto choc.
Da quanto ricostruito il rapinatore dovrebbe essere sceso alla fermata seguente, quella di Dorio.
Lì, forse, un complice lo stava aspettando per fuggire insieme. La 31enne ha provato a chiamare il cellulare ma, dopo pochi minuti era già stato spento. Una volta arrivata a Bellano si è diretta in caserma per denunciare quanto avvenuto ai carabinieri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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