Cronache

Una batosta sulla nave dell'ong La Guardia Costiera blocca tutto

Già bloccata per lo stesso motivo a maggio, l'imbarcazione aveva allora ricevuto l'autorizzazione a raggiungere un cantiere in Spagna per mettersi in regola: "Irregolarità che alla luce dell'ispezione odierna non risultano ancora rettificate", spiega la Guardia costiera

Una batosta sulla nave dell'ong La Guardia Costiera blocca tutto

Ferma nel porto di Olbia da qualche giorno, dopo aver tranquillamente fatto sbarcare tutti i clandestini che ospitava a bordo, la Alan Kurdi non ha superato le ispezioni di sicurezza effettuate dalla Guardia Costiera ed a causa di ciò è stata sottoposta a fermo amministrativo, non proprio una novità nella sua storia recente.

L'imbarcazione, battente bandiera tedesca e riferibile alla Ong Sea Eye, era approdata sulle sponde del nord della Sardegna lo scorso 25 settembre, e da allora erano iniziate le operazioni di sbarco dei 125 extracomunitari, rese ancora più lente e macchinose dalle precauzioni anti Covid e dalla quarantena precauzionale.

E proprio durante le operazioni di verifica del rispetto delle norme di sicurezza della navigazione e di tutela ambientale ad esse strettamente connessa sono emerse numerose irregolarità. A rilevarle gli ispettori della Guardia Costiera di Olbia, che hanno sottoposto la Alan Kurdi ad un controllo supplementare, regolamentato da una specifica direttiva comunitaria (2009/16/Ec), recepita dall'Italia nel 2011, che riguarda tutte quelle navi straniere che approdano in porti ed ancoraggi del nostro Paese.

Questo approfondito esame, ha spiegato proprio la Guardia costiera, si è reso necessario a causa di "una consistenza dei mezzi collettivi ed individuali di salvataggio, certificati dallo Stato di bandiera, per 20 persone, a fronte di un numero notevolmente superiore di persone recuperate a bordo durante la sistematica attività di "ricerca e soccorso" svolta nel Mar Mediterraneo".

Il risultato dell'ispezione supplementare ha quindi chiarito in modo evidente delle irregolarità di natura tecnica talmente importanti da poter mettere a rischio non solo la sicurezza dei membri dell'equipaggio della Alan Kurdi, ma anche"delle persone che sono state e che potrebbero essere recuperate a bordo, nel corso del servizio di assistenza svolto".

Ciò considerato, pertanto, la nave della Ong tedesca è stata sottoposta a fermo amministrativo, quantomeno fino al momento in cui non verranno effettuati gli interventi e le modifiche richieste per rispondere ai parametri necessari da rispettare e poter riprendere il mare ancora una volta. Le medesime irregolarità segnalate dalla Guardia Costiera erano state rilevate anche nello scorso maggio quando alla Alan Kurdi era stato concesso di rientrare in Spagna per raggiungere un cantiere navale ed operare su di esse.

"Irregolarità che alla luce dell'ispezione odierna non risultano ancora rettificate", spiegano in conclusione le autorità nel comunicato.

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