Europei 2020

"Irresponsabili...". Burioni a gamba tesa sulla Uefa

Ad alimentare la polemica sulla cosiddetta variante Delta del Covid-19 è il virologo dell'Università San Raffaele di Milano che ha scritto un post sui social

Il virologo Roberto Burioni
Il virologo Roberto Burioni

“L'ottusa irresponsabilità dell'Uefa, che si rifiuta di spostare le partite degli Europei da città dove esiste un grave pericolo di contagio, è inaccettabile. Inaccettabile anche che i Paesi sovrani lo accettino, mettendo a rischio la salute dei loro cittadini”. Ad alimentare la polemica sulla cosiddetta variante Delta del Covid-19 è il virologo dell'Università San Raffaele di Milano, Roberto Burioni che ha scritto un post sui social. Il medico ritiene molto rischioso sottovalutare gli effetti della mutazione del Coronavirus e chiede di intervenire per tempo sulla scelta delle città dove far giocare le partite di calcio della fase finale degli Europei.

Nonostante la tensione resta alta, il governo cerca di rassicurare gli italiani. “Già con la prima dose si è protetti dalla variante Delta, ma non in maniera completa, lo dimostra il fatto che nel Regno Unito chi si infetta è chi non si è vaccinato o chi ha fatto solo la prima dose. Quindi è necessario completare la vaccinazione”. Ad intervenire ai microfoni di Radio Cusano Campus è il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. “L'Australia – dice – sta avendo problemi perché ha solo un 5% della popolazione che ha completato il ciclo vaccinale. Dobbiamo rallentare l'ingresso della variante Delta, rafforzare ulteriormente il tracciamento e andare avanti con la vaccinazione”.

Indirettamente Sileri dà ragione a Burioni, dato che proprio in Inghilterra è prevista la finale dei campionati europei e il rischio contagio sembra essere molto alto. Il sottosegretario alla Salute cerca di gettare acqua sul fuoco. “É molto improbabile finire in ospedale se si è vaccinati – spiega – o non ti ammali o ti viene una forma molto più leggera della malattia, è chiaro che purtroppo ci sarà sempre qualcuno che avrà problemi anche con la vaccinazione, il rischio zero non esiste. Qualcuno ha detto che la variante Delta elude il vaccino, questo è falso, non elude il vaccino ma bisogna fare due dosi per essere protetti”.

Intanto, al netto delle preoccupazioni di Burioni, sono in tanti a temere che la variante Delta possa diventare dominante anche in Italia. “Ma non bisogna spaventarsi – dichiara il virologo Giorgio Palù sebbene sia più contagiosa”. Il processo evolutivo di un virus pandemico consiste nell'adattarsi sempre di più alla specie ospite e non nel diventare più virulento, pena la sua stessa estinzione. Il componente del Comitato tecnico scientifico e presidente del cda dell'Aifa, in un'intervista al Corriere della Sera raccomanda di non dimenticare “le precauzioni di base, soprattutto l'uso della mascherina nei luoghi affollati e al chiuso”. La variante Delta, ricorda Palù, “è uno dei circa 20 ceppi mutanti del Sars-CoV-2 considerati oggetto di preoccupazione.

È comparsa a dicembre 2020 in uno Stato nel nord dell'India, pochi mesi dopo è stata la causa di oltre 30mila casi al giorno a Nuova Delhi anche tra soggetti già guariti e vaccinati, ma è un'evoluzione naturale del virus che muta nel suo genoma”.

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