Cronache

Ius soli, con l'astensione del M5S numeri risicati in Senato: legge a rischio

Il Movimento Cinquestelle ha annunciato che si asterrà dal votare la legge sullo ius soli, così come aveva fatto alla Camera: ora la proposta rischia di non passare in Senato

Ius soli, con l'astensione del M5S numeri risicati in Senato: legge a rischio

Il Movimento Cinquestelle ha annunciato che si asterrà dal votare la legge sulla cittadinanza, in discussione da domani al Senato, che mira a introdurre il criterio dello "ius soli" e dello "ius culturae".

La proposta, già approvata dalla Camera, è ferma da mesi in commissione Affari costituzionali. Entro oggi è atteso il via libera senza mandato alla relatrice, Doris Lo Moro (Pd), così da consentire l'arrivo in aula del provvedimento per domani, come stabilito dalla Conferenza dei capigruppo. L'ok senza mandato al relatore è un escamotage per superare l'ostruzionismo della Lega che in commissione ha presentato oltre 7mila emendamenti.

Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia hanno già alzato le barricate contro la norma sostenuta invece dal Pd e dal Governo che, a detta del presidente del Pd Matteo Orfini, è pronto addirittura a imporre il voto di fiducia per far approvare la norma. All'appello mancava solo il Movimento Cinquestelle che negli ultimi giorni ha modificato la sua posizione sul tema migranti avvicinandosi a quella sostenuta del centrodestra.

Oggi è arrivato l'annuncio dell'astensione dei senatori grillini nel voto di Palazzo Madama sullo ius soli, come sempre tramite una nota pubblicata sul blog di Beppe Grillo. Il voto di astensione al Senato conta come voto contrario. Con la destra e parte di Alternativa popolare schierata contro il provvedimento rischia non riuscire ad essere approvato in via definitiva come vorrebbe il Pd.

L'annuncio M5S

"Quando l'Europa serve non c'è! Questa Europa la ricorderemo solamente per la Banca Centrale Europea, per l'Euro e per i vincoli che impone ai paesi più deboli, passando come un carro armato sui danni alle economie nazionali. Ma quando si tratta di grandi temi, là dove si dimostra di essere o meno una comunità, ciascun Paese si chiude nei propri confini e viene meno alle sue responsabilità", si legge sul blog di Beppe Grillo.

"Abbiamo indicato più volte che la gestione del fenomeno migratorio è questione europea, abbiamo preteso che tutti gli stati facessero la loro parte per l'accoglienza, ma siamo ancora al punto di partenza - spiegano i pentastellati - In questo quadro desolante il Pd pretende di portare in aula al Senato un disegno di legge contrabbandato per "Ius Soli", cioè il riconoscimento del 'diritto di cittadinanza in base al luogo di nascita'".

"Tenuto nel cassetto per due anni da una maggioranza contro natura, che temeva scossoni al suo interno, oggi viene tirato fuori per dare un minimo contentino alla sinistra che Renzi torna a blandire, mentre coltiva l'eterno inciucio con il Pdl. Discutere di Ius soli oggi - si legge nel blog - avrà come unica conseguenza che il dibattito pubblico, su un tema così delicato, sarà deviato ed inquinato da becere derive propagandistiche, sia di destra che di sinistra, sventolato come un vessillo per radunare le proprie truppe e accusare gli avversari con motivazioni contrapposte, ma per nulla meditate e razionali".

Per i grillini "da una parte si agiterà la minaccia della sostituzione etnica o del terrorismo, dall'altra saranno usati i volti dei bambini ed i morti in mare per generare le emozioni più forti. Nel mezzo, schiacciati tra incudine e martello, rimangono il buon senso, la responsabilità, l'onestà intellettuale. Perché nulla ha a che fare questa legge con barconi o terroristi. C'è una sostanziale ipocrisia, perché la cittadinanza per chi è nato in Italia da genitori stranieri e risiede ininterrottamente fino a 18 anni è già un fatto acquisito ed al compimento del diciottesimo anno di età può decidere di diventare cittadino italiano - continua il post - così come la cittadinanza acquisita dai genitori si trasferisce automaticamente ai figli minorenni che, in Italia, sono sempre tutelati che siano essi italiani o stranieri".

"Quello che ci propinano è un pastrocchio all'italiana che vuol dare un contentino politico a chi ancora si nutre di ideologie. Concedere la cittadinanza italiana significa concedere la cittadinanza europea, quindi un tema così delicato deve essere preceduto da una discussione ed una concertazione con gli stati dell'Unione Europea, per avere regole uniformi - viene ribadito nel post - Per questi motivi il MoVimento 5 Stelle, coerentemente con quanto già fatto alla Camera, sul tema dello Ius Soli esprimerà voto di astensione".

Voto di fiducia

"Anche stamattina il Movimento 5 Stelle conferma che destra e sinistra esistono, e che loro si collocano ovviamente a destra: la posizione dei grillini sui migranti è identica a quella della Lega Nord e di Casapound - ha scritto sul suo profilo facebook Matteo Orfini - la nostra è diametralmente opposta, e in questi anni abbiamo coerentemente agito in un'altra direzione. Ampliando i diritti. Rendendoci protagonisti in Europa di una politica di accoglienza e solidarietà. Approvando una legge sui minori stranieri non accompagnati".

"Questo, e molto altro - prosegue il presidente del Pd - perché riteniamo che integrazione e sicurezza, legalità e solidarietà, siano valori e obiettivi complementari che riguardano innanzitutto la difesa e le opportunità dei più deboli. E proprio perché ci crediamo davvero, alla xenofobia e al razzismo da campagna elettorale dei grillini noi rispondiamo andando avanti: facciamo presto, e approviamo lo ius soli. Se necessario, ricorrendo anche alla fiducia".

Minaccia che non è piaciuta al centrodestra. "Gli italiani sono contrari e se, come dice Orfini, il Governo dovesse mettere la fiducia, ci sarebbe la rivoluzione", ha affermato Elvira Savino, deputata di Forza Italia.

"Qualcuno riesce a spiegarmi quale necessità ha l'Italia, un Paese che l'anno scorso ha concesso 205mila nuove cittadinanze italiane, di approvare una legge per regalare la cittadinanza a due milioni e mezzo di immigrati con il combinato disposto delle ius soli e dello ius culturae? - ha dichiarato in una nota Paolo Grimoldi, Segretario della Lega Lombarda e deputato della Lega Nord - Certo vedendo i disastrosi risultati ottenuti dal Pd e dalla sinistra alle elezioni comunali di domenica comprendo che da parte loro ci sia un'urgente necessità elettorale di regalare la cittadinanza, con annessi diritti elettorali, a due milioni e mezzo di probabili nuovi elettori...

Ma lo ius soli serve solo a questo, ad accelerare la "sostituzione etnica" in corso in Italia".

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