Cronache

Arrestato "l'uomo vampiro": ammazza i bimbi e succhia il sangue

Il sospettato ha ammesso la propria responsabilità degli infanticidi e sta aiutando la polizia kenyana a ritrovare tutti i cadaveri

Arrestato "l'uomo vampiro": ammazza i bimbi e succhia il sangue

In Kenya è stato di recente arrestato un "uomo vampiro", accusato di avere rapito e ucciso dieci bambini nonché di avere "succhiato il sangue" ad almeno una delle vittime. Il soggetto fermato mercoledì a Nairobi è il 20enne Masten Milimo Wanjala, che ha confessato gli infanticidi a lui attribuiti; questi sarebbero stati da lui perpetrati nell'arco di cinque anni. La polizia ha indirizzato su Wanjala le proprie indagini dopo avere scoperto nella città di Kabete, poco fuori Nairobi, i cadaveri del 12enne Junior Mutuku Musyoka e del 13enne Charles Opindo Bala.

L'indagato ha così ammesso la propria responsabilità dell'uccisione non solo di quei due minorenni, ma anche di altri otto loro coetanei. Wanjala sta attualmente guidando le forze dell'ordine verso i luoghi in cui avrebbe occultato i cadaveri di quegli altri malcapitati; i corpi senza vita dei bimbi sarebbero stati abbandonati dal presunto colpevole principalmente in campi di mais e in canali di scolo. Sono al momento ancora oscuri i motivi per cui l'assassino avrebbe compiuto tale strage di ragazzini e, inoltre, non si sa se l'arrestato abbia agito da solo oppure con l'aiuto di complici. Per quanto riguarda la storia criminale di Wanjala, egli ha alle spalle condanne per diversi piccoli illeciti e avrebbe iniziato ad accanirsi sui minori all'età di 16 anni. La vittima a cui l'indagato, stando a quanto accertato finora dalla polizia, avrebbe "succhiato il sangue" si chiamava Purity Maweu ed era una ragazzina 12enne. Per quelle dieci uccisioni di minori, l'"uomo vampiro" andrà incontro a incriminazioni plurime, con centinaia di cittadini che stanno organizzando proteste invocando condanne esemplari a carico del reo confesso.

Relativamente agli ultimi due infanticidi attirbuiti al sospettato, ossia quelli del 12enne Musyoka e del 13enne Bala, l'assassino, affermano le testate kenyane, avrebbe, prima di uccidere questi ultimi, chiesto ai loro genitori il pagamento di un riscatto. Nel dettaglio, Wanjala avrebbe preteso dalla famiglia di Musyoka una cifra pari a 386,30 euro, mentre il riscatto chiesto per la liberazione di Bala sarebbe stato pari a 234,12 euro; le due famiglie non sarebbero però riuscite a racimolare tali somme, alte per il cittadino medio kenyano, subendo per ritorsione l'uccisione dei rispettivi bambini da parte del rapitore.

La piaga delle sparizioni di minori ha ultimamente raggiunto in Kenya, a detta delle organizzazioni umanitarie, dimensioni preoccupanti, con 242 ragazzini in totale, 125 femmine e 117 maschi, spariti nell'ultimo anno.

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