L' attività di Giacinto Canzona ha preso una piega storta quando ha pensato di coinvolgere i figuranti. Per anni si era accontentato di fabbricare e impacchettare bufale sul genere «strano ma vero». Balle di ogni tipo, la maggior parte divertenti. Insomma, notizie gustose, che i giornali avevano puntualmente ripreso e raccontato. È così che è uscita la favola del gatto Tommasino, il gatto nato in un cassonetto, diventato nababbo quando la sua ricca, ricchissima padrona era deceduta, lasciando a lui tutto il patrimonio: 10 milioni di euro. Invidie e commenti. Anche in redazione. Una notizia così certo fa effetto, e se a confermarla c'è un avvocato che racconta e assicura, le agenzie di stampa prima, e i giornali poi, abboccano.
I casi sono tanti; c'è quello delle suore multate perché andavano a 180 chilometri all'ora per andare a trovare il Papa, oppure la storia della sposina infelice costretta a divorziare per una suocera così invadente che aveva voluto partecipare anche al viaggio di nozze. E poi la povera signora obesa, umiliata dalla compagnia di volo, costretta ad acquistare due biglietti per la stazza. Dietro a queste storie, sempre l'avvocato Giacinto Canzona, giovane e brillante avvocato di 39 anni. Un professionista dall'aspetto affidabile: barbetta e vestito elegante. Molte volte, in questi anni di fervida inventiva, l'avvocato è stato ripreso dai giornali, il suo nome è rimbalzato su quotidiani, riviste, agenzie di stampa. Il suo e quello della sua collega, l'avvocato Anna Orecchioni. Disponibili a parlare con i giornalisti, 'riferisco su riferito' era la loro formula preferita, sempre impossibilitati, però, a fornire numeri di telefono dei protagonisti delle loro incredibili quanto interessantissime storie. Vicende poi smentite dai giornali che quando capivano l'errore rimediavano.
Ma intanto la memoria resta. Il gatto Tommasino, come la suora spericolata al volante soprannominata da Repubblica 'Suor Tavoletta' resteranno impresse per sempre. Intanto partono gli esposti di legali e di qualche giornalista truffato e l'ex presidente dell'Ordine degli avvocati di Roma Antonio Conte avvia il processo disciplinare.
L’istruttoria si apre su una quindicina di casi. C'è la storia del gatto Tommasino, del prete al volante fermato perché aveva bevuto troppo vino durante la celebrazione della messa, quella di Giampiero Galeazzi accusato per aver dato del terrone al portinaio. Ci si domanda perché fare tutto questo? 'Pubblicità', un 'modo per accalappiare clienti', rispondono i colleghi che si sentono danneggiati tanto quanto i giornalisti. L'avvocato viene sanzionato, ma la sentenza non è ancora passata in giudicato. Lui tenta di difendersi, parla di un fondo di verità: dieci per cento vero, falso il 90. L'avvocato intanto si sposta, sa che è meglio cambiare aria, defilarsi. Sceglie Tivoli una ventina di chilometri da Roma. Ambiente più periferico. E continua a esercitare, anche adesso, nel pieno della bufera.
Vita nuova sì, ma Canzona non sembra riuscire a resistere alla sua più inconfessabile tentazione: confezionare bufale. Così l'attività torna a fremere, le idee zampillano. Fino all'epilogo. Il giorno in cui decide di sfruttare il tragico naufragio di Costa Concordia al Giglio. Sforna una storia tristissima. Drammatica. Si inventa una coppia di passeggeri, due sposini, giovani innamorati, in crociera. Lei aspetta un bimbo, il loro primo figlioletto. È incinta di 5 mesi. Per colpa del naufragio lo perde. Chiedono i danni alla Costa.
La storia è enorme. La riportano i giornali, le tv fanno a gare per ospitare i protagonisti. La coppia, l'avvocato. Tutti a piangere. Ma sembra solo un’altra truffa. Questa volta la bugia è troppo grossa per passare inosservata. Canzona ha passato il limite e rischia di essere radiato. Il resto è storia di questi giorni. Striscia la notizia , le accuse, le smentite dei figuranti, la smentita di Costa: sulla lista passeggeri quella coppia non c’è. Canzona negli ultimi tempi si era ingegnato.
Aveva scelto di fare un salto di qualità, di assoldare figuranti per tenere in piedi il castello di bugie. Come la signora e le sue protesi Pip, quelle a rischio tumore. In tv racconta la sua storia. Oggi si è scoperto che la donna è solo la vicina di casa dell'avvocato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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