Cronache

L’ex imam di Fabriano si scusa e si dichiara “contro la violenza”, ma intanto emergono altri post.

L'ex imam di Fabriano Mustapha Qandyly si scusa per i video inneggianti alla jihad, ma spuntano altri post di odio

L’ex imam di Fabriano si scusa e si dichiara “contro la violenza”, ma intanto emergono altri post.

L’ex imam di Fabriano, Mustapha Qandyly, che pochi giorni fa aveva condiviso in bacheca un filmato con immagini di violenza jihadista provenienti dalla pagina Facebook “end Israel” (terminare Israele) ha pubblicato un comunicato sulla propria bacheca affermando che il suo intento era quello di schierarsi contro la violenza e aggiungendo che “alcune persone hanno voluto interpretarlo nel modo sbagliato"

"In riferimento, da ciò che ho capito, il video racconta della guerra tra Israele e Palestina, questo video non l'ho pubblicato io ma solo condiviso, in quanto è un video di pubblico dominio", ha scritto, "Il fatto che l'abbia condiviso è stato nella speranza che tutti lo capiscano come l'ho capito io. Purtroppo alcune persone hanno voluto interpretarlo nel modo sbagliato. Per fare un esempio, se una persona pubblica un video di persone che muoiono di fame non vuol dire che inneggia alla fame nel mondo, bensì il contrario, se una persona condivide sul suo profilo Social immagini di violenza sugli animali, non vuol dire che è a favore, ma che ha a cuore gli animali e la loro salvaguardia. Detto questo, per quanto riguarda il mio pensiero, ed è un messaggio a tutti coloro che pensano nel giusto e parlano in nome della giustizia e della pace. Volevo dire loro fino a quando dovremo vivere e stare zitti in un mondo come questo. Basta morti, basta violenza, basta sangue. Vogliamo svegliarci la mattina e goderci la bellezza del mondo in cui viviamo, vogliamo crescere i nostri figli lontano dalla violenza e dal terrore. Questo è quello che volevo intendere con la condivisione del video, non il contrario. La mia presa di parte ed il mio pensiero sono noti a moltissima gente nella comunità fabrianese e fuori".

Bisogna dunque chiedere all’imam che interpretazione da alla vignetta (guarda) condivisa lo scorso 10 giugno dove viene rappresentato un saudita (al-Saud) che imbraccia un mitra e si dirige verso il Qatar mentre un ragazzino palestinese lo tira per la tunica e gli dice “Gerusalemme è da questa parte.

vignetta imam fabriano

Il significato della vignetta è evidente: non sparare verso il Qatar, spara verso Gerusalemme. Il tutto è scritto in arabo. Magari però l’imam ha un’altra interpretazione.

Immagine che va ad aggiungersi a tutta una serie di altre vignette “pacifiste” come quella che ritrae un maiale con la testa di Donald Trump; una in difesa di Mohamed Morsi, ex presidente islamista in carcere in Egitto con l’accusa di spionaggio in favore di Hamas e Qatar, alto tradimento e indicato come responsabile per il massacro di manifestanti che protestavano contro gli islamisti nel 2012. In un’altra vignetta vengono denigrati i sovrani sauditi e il presidente egiziano Abdelfattah al-Sisi, indicato come spia di americani e israeliani.

A questo punto potrebbe essere utile chiedere all’ex imam la sua posizione nei confronti di organizzazioni terroriste come Hamas e se riconosce o meno il diritto di Israele ad esistere. E’ troppo facile oggi dire “siamo contro tutti i terrorismi” quando nel mondo arabo spesso con il termine “terrorismo” si fa riferimento alle operazioni messe in atto da Israele e dall’Occidente mentre quello degli islamisti viene definito “resistenza”.

Un po’ di chiarezza.

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