L'addio a Giovanni Custodero: ''Sarai sempre il nostro eroe''

Oggi saranno celebrati i funerali a Pezze di Greco. La fidanzata: ''Non ti ringrazierò mai abbastanza''

L'addio a Giovanni Custodero: ''Sarai sempre il nostro eroe''

Il guerriero sorridente è volato via. Giovanni Custodero alla fine si è tolto il suo elmetto di Leonida e si è arreso alla morte, dopo aver lottato con coraggio per quasi cinque anni contro il sarcoma osseo che si è portato via la sua vita.

Una storia che ha commosso l'Italia intera, quella del ventisettenne portiere di Calcio a 5: ''Basta solo aprire gli occhi e vedere più avanti delle nostre paure per accorgerci di quanto di bello la vita ci dà'' aveva scritto nelle settimane prima di Natale quando aveva deciso di interrompere le attività sui social per concentrare ogni attenzione sui familiari e sulla fidanzata Luana Amati, che è stata accanto a lui fino alla fine. Nel giorno dell'Epifania, Custodero aveva mandato un messaggio ai suoi dodicimila follower: ''Eccoci arrivati alla battaglia finale, siamo io e lui (il suo tumore, ndr), uno dinanzi all'altro ed io lo guardo in faccia, capisco che è forte dell'energia con la quale l'ho nutrito in questi anni, mentre io sono ormai stanco. Da domani sarò sedato profondamente e potrò alleviare il mio malessere''.

Una battaglia vissuta sempre con il sorriso e a testa alta, Custodero aveva organizzato una vendita di magliette con l'elmo di Leonida, simbolo dello Smiling Warrior che l'ex calcettista voleva essere per gli altri, per sostenere le cure molto costose a cui doveva sottoporsi. Mariana, la sorella di Giovanni, ha confessato: ''Se Giò avesse potuto scegliere, avrebbe preferito l'eutanasia. E quando mi ha chiesto se io l'avrei aiutato, gli ho risposto sì, senza pensarci un attimo. Perché per una sorella è straziante vedere il dolore di un fratellino ormai stanco e dolorante che chiede a Dio solo di morire''. La fidanzata Luana ha ricordato il suo ragazzo: ''Lui era convinto che ognuno di noi abbia all'interno di sé la forza e la capacità di affrontare qualunque ostacolo''. Poi aggiunge parole, colme di amore: ''Sei il mio ragazzo diventato grande uomo, sei il coraggio che non ho mai avuto, sei l'esplosione di felicità che ho sempre desiderato, sei il compagno di vita da sempre sperato. Non ti ringrazierò mai abbastanza''.

L'annuncio della morte del giovane portiere ha suscitato un'eco di emozioni e migliaia di post. ''Giovanni ci ha insegnato a prendere coscienza del bello che è intorno a noi perché, ciechi come siamo, non riusciamo a vederlo'', ha scritto la docente dell'Università di Bari, Cinzia Caroli. ''Giovanni Custodero è diventato in questi anni il simbolo di quanti lottano ogni giorno contro la malattia e la sofferenza, un esempio per tutti'', ha dichiarato il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria. E il Lecce che aveva vestito la maglietta di Leonida, simbolo di Giovanni, prima di Lecce-Juventus, scrive sul suo profilo: ''Caro Giovanni, abbiamo indossato la tua maglia, quella del tuo sorriso da guerriero. Grazie ai tuoi amici abbiamo conosciuto la tua storia, la tua forza e la tua voglia di vivere.

Ancora una volta hai vinto Tu! Ti vogliamo bene! Sei e sarai sempre parte di noi''. Intanto I funerali verranno celebrati oggi, alle ore 15, presso la parrocchia di Santa Maria del Carmine, nel suo paese Pezze di Greco per dare l'ultimo e caloroso abbraccio al guerriero sorridente.

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