Ponte crollato a Genova

L'allarme dell'esperto: "Le opere in calcestruzzo cadranno tutte"

"Con gli anni, i cavi all'interno dei piloni in calcestruzzo si rilassano. Quando si verificano microfratture s'innesca un'ossidazione che rompe i fili e il pilone collassa"

L'allarme dell'esperto: "Le opere in calcestruzzo cadranno tutte"

"Il ponte Morandi è crollato perché era un assurdo strutturale. Alla base della progettazione c'era un errore di filosofia strutturale che ha portato a costruire in modo sbagliato: in calcestruzzo. Il ponte di Brooklyn è in metallo. La Torre Eiffel in metallo. Sono stati costruiti a fine Ottocento e sono ancora in piedi". Lo ha dichiarato a Libero un ingegnere, esperto nella progettazione di ponti in acciaio, che preferisce rimanere anonimo.

"L'acciaio resiste a trazione, è il materiale principe per resistere a trazione, mentre il calcestruzzo resiste solo a compressione - ha spiegato l'esperto -. Con gli anni, i cavi all'interno dei piloni in calcestruzzo si rilassano. Quando si verificano microfratture nel calcestruzzo, non solo a causa del traffico di mezzi pesanti, aumentato del 300% dagli anni '60, ma anche a causa della corrosione del sale del clima marino, s'innesca un'ossidazione che rompe i singoli fili, a catena si spezzano gli altri e il pilone collassa".

Le responsabilità

"Leggo tante dichiarazioni dei politici che sostengono che bisogna far pagare i responsabili. In questi casi concorrono una serie di circostanze: il progetto può esser stato fatto bene e realizzato male o viceversa, il monitoraggio non eseguito o comunque non sufficiente. Andrebbe cambiato il codice degli appalti, voluto dal governo di centrosinistra, che prevede a base di gara i progetti esecutivi non modificabili. Le ultime gare preliminari delineano solo il sistema di monitoraggio dei ponti: non valutano il merito tecnico, ma solo il monitoraggio. Costruire bene non serve".

Ancora oggi si costruiscono ponti in precompresso "e questa tragedia dimostra che fra 40 anni ne vedremo le conseguenze. Il rilassamento dei cavi è inevitabile: non si può controllare nemmeno con i sensori. Semmai bisogna controllare che i ponti siano progettati e fatti bene. I ponti in acciaio sono leggeri, trasparenti, il comportamento si vede subito.

E richiedono la metà del tempo di realizzazione rispetto a quelli in calcestruzzo", ha concluso l'ingegnere.

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