Grillina aggredita, altri cinque testimoni la smentiscono

La telenovela sulla presunta aggressione ai danni della grillina Lapia si arricchisce di una nuova puntata. Testimoni la smentiscono e parlano di una lite che sarebbe stata lei a cominciare. Colpa della coca-cola rovesciata dalla cassiera

Grillina aggredita, altri cinque testimoni la smentiscono

È stata un'aggressione o una lite? La costola si è rotta o solo incrinata? E davvero la parlamentare grillina si è arrabbiata con la cassiera per averle rovinato il vestito da 2 mila euro e le scarpe di camoscio? Sono alcune delle domande ancora senza risposta sulla vicenda di Mara Lapia, la deputata del M5s protagonista della presunta aggressione di cui sarebbe stata vittima fuori da un supermercato di Nuoro. Quanto accaduto nel parcheggio della Lidl nuorese è ancora al vaglio degli inquirenti, che stanno interrogando le persone che hanno assistito alla scena. "Io caduta da sola? È un disegno politico per colpirmi", aveva detto l'onorevole Lapia dopo la diffusione di un audio whatsapp che derubricava l'aggressione in una scenata della parlamentare. Eppure - scrive il Corriere - adesso sarebbero cinque i testimoni - tra cui due cassiere - a smentire la sua versione. Lapia, infatti, non sarebbe stata colpita con un pugno e sarebbe "caduta da sola". Inoltre, come sottolinea una nota di Francesco Maria Giro (Fi), dal referto ospedaliero pubblicato su Facebook dalla portavoce grillina emergerebbe una semplice "infrazione traumatica" della costola e non la frattura come da lei denunciato all'inizio.

Ma cosa è successo davvero domenica scorsa nel parcheggio del supermercato Lidl di Nuoro? Ancora non è chiaro. Mara Lapia aveva raccontato di essere stata aggredita verbalmente da un uomo - un pregiudicato di 73 anni da lei denunciato - e di avere preso un pugno in faccia. Di lì la caduta sull'asfaldo e la frattura di una costola. Versione smentita da una dipendente dell'ospedale San Francesco di Nuoro, autrice della nota vocale secondo cui l'onorevole si sarebbe "buttata a terra" e avrebbe "fatto un circo" dopo un alterco scoppiato alla cassa per la rottura di due lattine di coca-cola. Il diverbio sarebbe continuato poi all'esterno del supermarket. Nel mirino degli investigatori - che conducono le indagini incrociando le testimonianze di chi ha assistito alla scena con le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza - ci sarebbe anche la "profonda mancanza di rispetto che la stessa deputata ha esercitato sulle lavoratrici del supermercato". A dirlo è Pier Franco Devias, attivista politico nuorese per il quale Lapia "sarebbe andata in escandescenze" dopo che la coca-cola le aveva bagnato il vestito e le scarpe di camoscio. "Valgono più dei vostri stipendi messi insieme", avrebbe gridato la parlamentare alle cassiere.

Ma la deputata M5s smentisce: "Posso essermi scocciata perchè inondata dalla coca-cola, ma la mia cassiera mi ha fatto capire che era costretta ad andare veloce e, quindi, dopo le mie iniziali lamentele, non offensive sul personale, mi sono fermata e ci siamo asciugate. Si stanno facendo processi sommari".

"Non ho mai detto il prezzo dei miei vestiti, mai detto chi fossi, mai usato offese personali - ha aggiunto la parlamentare grillina - Io ho sempre rispettato il lavoro altrui. Non ho offeso una città, ma lo stanno facendo le persone che portano tutto questo veleno senza lasciare lavorare la magistratura".

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