Chissà quanti vorrebbero applaudirlo. Complimenti, mister Aubry. A trentacinque anni è riuscito, nell’ordine:prima a conquistare Halle Berry, una delle donne più desiderate del pianeta; a rimanerci insieme per cinque anni; a farci una figlia; e poi, dopo la separazione, a ottenere dai giudici californiani un assegno di mantenimento mensile da ventimila dollari. Tanto gli dovrebbe versare l’attrice, per consentirgli di pagare l’affitto della casa in cui vivere con la loro figlioletta Nahla e di garantire un tenore di vita «dignitoso» alla piccola.
A parte ogni considerazione su come quantificare la somma necessaria per una vita dignitosa (se per Aubry ventimila dollari sono l’indispensabile, allora perché non cinquanta?), quel che non può passare sotto silenzio è l’impresa di Gabriel Aubry. Canadese, belloccio di quel genere bambolottesco- soap opera che di solito funziona soprattutto in passerella, Aubry ha messo queste doti al servizio della sua professione, il modello appunto. Ma non è alla carriera che deve la celebrità, anche se proprio su un set di lavoro ha conosciuto Halle Berry: cioè colei che gli ha regalato la notorietà vera. E una figlia, Nahla, che ora ha quattro anni e per la quale i due genitori si stanno scannando in tribunale, secondo un copione che riesce a stupire perfino Hollywood, un posto dove gli stomaci sono più che abituati a cause velenose. I due si sono separati all’inizio del 2010 ed è da allora che combattono per l’affidamento della bambina. Sembrava che per l’attrice dovesse essere facile vincere contro l’ex, accusato a un certo punto anche di maltrattamenti. Poi però la situazione si è ribaltata. Il punto è che Halle Berry si è innamorata di nuovo, questa volta del collega parigino Olivier Martinez, il tenebroso- romantico che faceva girare la testa a Juliette Binoche nell’ Ussaro sul tetto , e per lui vorrebbe trasferirsi in Francia, con la piccola Nahla al seguito. È da quando la Berry ha avanzato questa richiesta che i giudici della Contea di Los Angeles hanno iniziato a cambiare idea, fino alla decisione di pochi giorni fa: toccherà a lei mantenere l’ex e la figlia. Certo Halle Berry ha un patrimonio molto più significativo del modello canadese e quindi, economicamente, la scelta si può spiegare così. Però bisogna notare: primo, la sfortuna amorosa che perseguita l’attrice, che dopo due matrimoni falliti si ritrova a litigare pure col padre della figlia (anche se pare intenzionata a tentare la sorte di nuovo, proprio con Martinez, che per inciso somiglia inquietantemente all’ex, col capello lungo e lo sguardo ammiccante); secondo, che Gabriel Aubry appartiene a quella categoria di maschi del terzo millennio che immersi nella parità assoluta non si fanno scrupolo, né vergogna, di chiedere soldi a lei. Di farsi mantenere, con tanto di sentenza del tribunale, perché non si sa mai che, a storia finita, lei ci ripensi, perché il buon cuore dura finché dura, e poi ti devi arrangiare.
Così Gabriel Aubry, mantenuto con la patente, ha ottenuto sulla carta la certificazione della sua condizione: qualcosa che fino a qualche decennio fa per un uomo sarebbe stata una ferita insopportabile al proprio orgoglio ma che, da qualche anno, è diventata quasi normale. Succede perfino in Italia, dove non girano i patrimoni e gli avvocati d’America: quasi quattro donne su cento mantengono i propri ex mariti, e versano ogni mese gli euro stabiliti senza tante storie. Pagano e basta, come il conto del dentista: qualcosa di fastidioso che però bisogna pur assolvere. In questi casi di solito lei è molto danarosa, in media ha un conto in banca quattro volte superiore a quello di lui.
Esemplare il divorzio fra Guy Ritchie e Madonna: lui è un regista famoso, ma lei è la regina delle star, difficile che qualcuno la superi in qualcosa ( figuriamoci il marito): quindi è stata proprio lei,
qualche anno fa, a sganciargli 90 milioni di dollari, fra case e contanti. Lei, appunto, che nella sua vita è andata ben oltre la «parità»: e questa, pagare gli alimenti all’ex, è l’unica cosa che abbia fatto da maschio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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