Resta agli arresti domiciliari l'ex assessore comunale di Lecce, Attilio Monosi, coinvolto in un'inchiesta sull'assegnazione degli alloggi popolari in cambio di voti alle scorse elezioni amministrative. La richiesta di revoca o, in alternativa, di attenuazione della misura cautelare, presentata dai legali di Monosi, è stata rigettata dal gip Giovanni Gallo. Oltre che per Monosi, il 7 settembre scorso, le misure cautelari in carcere con il beneficio dei domiciliari sono scattate anche per l'ex assessore municipale alla Mobilità, Luca Pasqualini e per il consigliere dimissionario del Pd, Antonio Torricelli.
Secondo la Procura di Lecce, stando alle indagini, Attilio Monosi sarebbe stato al vertice di una vera e propria associazione a delinquere che avrebbe gestito le case popolari con l'intento di ottenere un tornaconto elettorale.
Monosi aveva chiesto la libertà per poter tornare a svolgere la sua professione di commercialista, ma la richiesta è stata rigettata dal tribunale del riesame.Nei prossimi giorni si saprà la data dell'udienza preliminare nei riguardi dell'ex consigliere e di altri quarantasei indagati tra cui numerosi politici, dirigenti e residenti del quartiere Stadio di Lecce.
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