Cronache

Lecce: "nero, torna al tuo paese". E lo pestano in casa sua

Il ragazzo aggredito, un 22enne originario della Sierra Leone che fa il custode degli impianti sportivi del paese, è stato colpito con una sedia mentre tentava di scappare dalla finestra. Ne avrà per una ventina di giorni. I suoi aggressori sono 2 italiani del posto

Lecce: "nero, torna al tuo paese". E lo pestano in casa sua

Uno spiacevole episodio di razzismo quello che si è consumato la notte fra lunedì e martedì scorso a Trepuzzi, comune sito in provincia di Lecce. Un ragazzo di 22 anni originario della Sierra Leone è stato infatti aggredito da 2 giovani del luogo, entrati illegalmente in casa sua mentre dormiva. L'africano, che di mestiere fa il custode degli mpianti sportivi del paese, pare sia stato colpito con una sedia mentre tentava di fuggire disperatamente dalla finestra della sua abitazione, mentre i 2 aggressori continuavano ad urlargli contro frasi come: "nero, vai via, questa non è la tua terra", ed è finito poi in ospedale con una prognosi di 20 giorni.

Secondo il legale dello straniero, l'avvocato Luigi Renna, pare che quest'episodio non sia un caso isolato: "Non è la prima volta che Alhaji viene aggredito — spiega l’avvocato Renna, che è anche consigliere di Mdp-LeU al Comune di Trepuzzi — Eppure è un ragazzo di una mitezza e di una gentilezza assolute. Lo scorso 6 ottobre fu aggredito con il suo amico africano Abas Sankoh da altri ragazzi che li colpirono con una mazza da baseball".

Anche il sindaco della cittadina in provincia di Lecce, Giuseppe Taurino ( che si è recato personalmente in ospedale per visitare il ragazzo), ha voluto dire la sua su questa faccenda: “A Trepuzzi non c’è posto per i razzisti. Questo è un fatto grave che non può rimanere impunito e che deve scuotere le coscienze della nostra comunità. Il messaggio delle istituzioni, della scuola, del mondo cattolico, dei cittadini deve andare verso una sola ed unica direzione di condanna.

Non possiamo permettere a chi fomenta l’odio razziale di poter macchiare il senso civico della nostra comunità".

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