Letta prende un granchio, le tasse retroattive e Clinton: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: le interviste alla Clinton, le decisioni sul gas russo e Emanuele Fiano

Letta prende un granchio, le tasse retroattive e Clinton: quindi, oggi...
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- mi sarei aspettato che la stampa italiana cavalcasse il pezzo del New York Times che metteva alla berlina la sporcizia di Roma Capitale. Con qualunque sindaco l’avrebbero fatto, tranne che con l’amico loro Roberto Gualtieri. Lo dico e lo ripeto: tutto legittimo, ognuno fa il giornale a modo proprio. Però a questo punto non spacciateci la storiella del giornalismo “oggettivo”, “non di parte” e diavolerie varie

- Hillary Clinton, che ovviamente non possiamo chiamare “la moglie di” Bill Clinton, si è fatta intervistare da Corriere e Repubblica in occasione della sua gita alla Mostra di Venezia. E cosa registrano i nostri cronisti? Il Corriere le fa “sdoganare” Giorgia Meloni (“è donna, è un’occasione: poi valuteremo come governa”) mentre Repubblica insiste sulla trita e ritrita paura dei populismi sovranisti. Che noia

- imperdibile puntata di Il Cavallo e la Torre: insieme a Damilano ci sarà Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei. Due (soporiferi) sacerdoti

- Letta dice che il Pd è su Tik Tok “in modo non ridicolo ma molto serio” perché Tik Tok “non è un luogo di cabaret o varietà”, ma “una piattaforma in cui si parla con persone, i più giovani, che vogliono sentire degli impegni seri e chiari”. Si vede che non c'ha capito una mazza o ha preso un granchio enorme

- il primo video su Tok Tok del Pd, con Alessandro Zan sui "diritti", è stato visto circa 30mila volte. Per Letta si tratta di “un enorme successo”. Lo ripeto: non ci ha capito un piffero. Il video del Cav, per dire, ha raggiunto quota 6 milioni..

- fate voi, ma a me le tasse retroattive - anche quelle sui superguadagni delle società energetiche - mi pare una diavoleria. Puro socialismo

- piccola notizia per gli attenti. Tra le proposte dei tecnici Ue alla Commissione per calmierare il prezzo dell’energia c’è pure un post scriptum che dobbiamo tenere bene a mente: i prezzi, qualsiasi decisione prenderà l’Ue, resteranno alti per tutto il 2022 e fino al 2024-2025, seppur in misura minore”. Mettetevi l’anima in pace

- il rigassificatore di Piombino, così come quello di Ravenna, serve. Ma serve perché abbiamo scelto di sanzionare la Russia. Questo dobbiamo ricordarcelo. Perché il prezzo del Gnl non è “basso” come lo era quello del gas da metanodotto prima di tutta questa crisi. Motivo per cui magari diversificando riusciremo a tirare avanti, ma non torneremo ai prezzi di una volta

- interessante intervista a Emanuele Fiano dopo le scritte apparse sui muri nei suoi confronti. Perché benché la pista di quelle offese sia “di sinistra”, nell’intervista si finisce sempre a parlare della destra. Per Fiano gli antesimiti a destra sarebbero diffusi un po’ ovunque, mentre a sinistra starebbero solo “in una frangia molto ridotta”. Ma perché? Perché non dire la verità, ovvero che in entrambi i casi parliamo di sparute minoranze da mettere sullo stesso piano? Ps: il collega pare essersi scordato di chiedere all’onorevole Fiano delle posizioni antisemite tra i candidati del suo partito, il Pd. Strano, eh?

- ha ragione Maurizio Lupi: il paradosso del Terzo Polo è che non propone agli italiani “dateci un voto così governiamo”, ma “dateci un voto così facciamo in modo che nessuno governi”. Mi pare assurdo

- mettere un tetto al prezzo del petrolio russo, lo dico, mi pare soltanto una trovata di facciata.

Perché di petrolio al mondo ce n’è e bisogna solo andare a comprarlo altrove. Il problema è il gas. E infatti lì il price cap ce lo sogniamo

- ma perché Calenda quando fa i video su Tik Tok sembra uno che si sforza per parlare con un bambino di 3 anni?

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