Una nuova ondata di clandestini minaccia l'Unione europea. Sei barconi e ben sedici gommoni stanno, infatti, facendo rotta verso l'Italia. Dopo aver ricevuto una pioggia di richieste di soccorso, le navi della Marina Militare e le imbarcazione della missione Triton sono corse fino a poche miglia dalle coste libiche a prenderli.
Torna il bel tempo sul Mediterraneo e riprendono gli sbarchi. Nelle ultime ore la Centrale operativa della Guardia costiera di Roma è stata bersagliata da richieste di soccorso da diciotto imbarcazioni cariche di immigrati che si trovano a una ventina di miglia al largo della Libia. Sebbene sia difficile stimare il numero esatto degli immigrati a bordo, si presume che non sbarcheranno in Italia meno di 3mila. Nella zona sono state inviate nave Fiorillo e nave Diciotti della Guardia Costiera, una nave norvegese inserita in Triton, quattro motovedette delle Capitanerie, mezzi della Marina Militare e della Guardia di Finanza.
"Qui si va oltre lo scafismo di Stato - tuona Maurizio Gasparri - umiliati e beffati dall’Ue, usiamo le nostre forze per alimentare gli affari dei trafficanti e farci invadere". E il leader della Lega Nord Matteo Salvini intima: "Aiutateli, soccorreteli, curateli ma non fateli sbarcare". Ma è un appello che cade immancabilmente nel vuoto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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