"Spiegare bene ai giovani, fin dalle scuole, l'importanza della caccia, l'utilità del prelievo venatorio", è questa la proposta del presidente del consiglio regionale della Liguria Francesco Bruzzone, cacciatore, intervenuto sul tema dell'allarme cinghiali che negli ultimi tempi ha colpito il territorio.
Dalle pagine del Secolo XIX, Bruzzone dà la sua personale soluzione al problema. Invitare a parlare di caccia a scuola "senza pregiudizi né luoghi comuni, senza falsi ambientalismi di facciata che tanti danni hanno creato negli ultimi decenni. Occorre trasmettere alle nuove generazioni la purezza di una passione e di una tradizione del territorio che, di per sé, esclude ogni tipo di abitudine malsana. Il mio è un appello al mondo politico e istituzionale, naturalmente, ma anche a quello della scuola e dei provveditorati agli studi". E conclude: "Introduciamo la caccia come argomento da trattare a scuola, nell'ambito della tutela dell'ambiente: in questo modo, cominciando a fare opera di educazione a partire dalle scuole, sarà possibile dare vita a una politica di aumento del numero di cacciatori, per contrastare un'emergenza che è ormai fuori controllo".
Molto forte la reazione di Lorenzo Croce, presidente nazionale dell'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa). "Serve un trattamento sanitario obbligatorio per Bruzzone - ha commentato - Quanto sostenuto sarebbe ridicolo se non venisse dalla bocca di un politico per giunta cacciatore.
Non penso ci sia molto da discutere se non condannare le parole stolte di un uomo probabilmente provato psicologicamente per il quale non mi sento di escludere la necessità di un trattamento sanitario obbligatorio immediato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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