Cronache

Ecco com'è morta Liliana Resinovich: l'autopsia svela la causa

È stata depositata la consulenza medico legale dei periti incaricati dalla Procura per fare luce sulla morte della 63enne triestina. "Morte asfittica, nessun segno di legatura al collo", concludono gli esperti

Ecco com'è morta Liliana Resinovich: l'autopsia svela la causa

Liliana Resinovich "è morta per soffocamento". È la conclusione a cui sono giunti i due periti incaricati dal pm della Procura di Trieste, il medico legale Fulvio Costantinides e il radiologo Fabio Cavalli, di fare luce sul decesso della 63enne triestina. In particolare, il pubblico ministero Maddalena Chergia aveva chiesto ai due consulenti di indicare l'epoca della morte - dettaglio non trascurabile ai fini dell'indagine - e le cause che l'hanno determinata.

La relazione medico legale

La consulenza medico legale è stata depositata quest'oggi. A quanto apprende l'Ansa, nella relazione si parla di "morte asfittica tipo spazio confinato (plastic bag suffocation), senza importanti legature o emorragie presenti al collo" e il decesso risalirebbe "a 48-60 ore circa prima del rinvenimento del cadavere stesso". Inoltre, il cadavere "non presenta lesioni traumatiche possibili causa o concausa di morte, - scrivono gli - con assenza per esempio di solchi e/o emorragie al collo, con assenza di lesioni da difesa, con vesti del tutto integre e normoindossate, senza chiara evidenza di azione di terzi". In buona sostanza, le evidenze emerse dagli accertamenti autoptici sarebbe compatibili con l'ipotesi del suicidio. A questo punto, sarà la Procura a dover valutare "se le indagini preliminari possano dirsi completate o se invece siano opportune ulteriori attività onde non lasciare nulla d'intentato per fare piena luce sull'episodio", concludono i consulenti. In una nota, però, il Procuratore Antonio De Nicolo precisa che bisognerà fare considerazioni di sorta sui cambiamenti introdotti dalla imminente entrata in vigore della riforma penale e le carenze nell'organico dei magistrati.

La morte di Liliana Resinovich

Liliana Resinovich, 63 anni, ex dipendente della Regione, scomparve la mattina del 14 dicembre 2021 a Trieste. Fu il marito, Sebastiano Visitin, ad allertare la polizia sollecitato dal fratello della vittima, Sergio Resinovich. A seguito della denuncia, gli investigatori ipotizzarono un allontamento volontario ma poi, le indagini condotte dalla Squadra mobile avevano suggerito nuovi, possibili scenari. Quella mattina Lilly avrebbe dovuto incontrare un amico, Claudio Sterpin, ma non si presentò mai all'appuntamento. Era uscita di casa senza portare con sé né la borsa né il cellulare. La vicenda prese una piega inaspettata quando, lo scorso 5 gennaio, il corpo senza vita della 63enne fu trovato in un boschetto, vicino all'ex ospedale psichiatrico del capoluogo friulano.

Il cadavere era avvolto in tre sacchi neri: uno attorno al corpo e due, più piccoli, le cingevano la testa.

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