Cronache

L'immigrazione secondo Treccani: "La parola diventi atto d'amore"

La Treccani in campo per riscrivere i significati delle parole legate all'immigrazione. Via tutte le accezioni negative per "scoprire i volti e le storie che ci sono dietro"

L'immigrazione secondo Treccani: "La parola diventi atto d'amore"

Migrazione, accoglienza, asilo sono tra le parole più presenti oggi sui media e nei dibattiti pubblici. Ma quante persone realmente conoscono il significato di questi termini e quanto la loro conoscenza aiuta nella comprensione di un fenomeno? Ci pensa la Treccani a spiegarlo agli italiani. Così, partendo da alcuni termini e promuovendo il significato intrinseco e solidale della lingua italiana, la nota enciclopedia promuove concetti, che ormai tramettono paure condivise dalla maggior parte della popolazione, e li agghinda con un'accezione positiva che è ormai completamente lontana dalla realtà.

E così accoglienza è "l'atto di ricevere una persona nella propria casa temporaneamente o stabilmente, fornire i primi soccorsi o alloggio a chi si trova in situazioni di emergenza o necessità". Migrazione, poi, è solamente uno "spostamento, definitivo o temporaneo, di gruppi da un territorio, determinato da varie ragioni, ma essenzialmente da necessità di vita". E così via per dialogo, asilo e umanità. Etimologicamente, ovviamente, non fa una piega. Ma la campagna della Treccani #leparolevalgono, pensata e portata avanti a braccetto con la Croce Rossa per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica, non tiene conto della realtà. E cioè di quello che le migrazioni hanno portato negli ultimi anni o l'accoglienza indisciminata o il dialogo con la cultura islamica o l'asilo a milioni di disperati. Gli effetti di queste belle parole sono sotto gli occhi di tutti.

"Spesso quando si affronta il tema della migrazione - dichiara il presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca - si parla solo di numeri. Ma fermarsi alle cifre, senza scoprire i volti e le storie che ci sono dietro, significa non conoscere e non comprendere il fenomeno".

Per questo motivo la campagna, che ha subito coinvolto testimonial d'eccezione come Samantha Cristoforetti, Vasco Rossi, Bocelli e papa Francesco, punta a condizionare la nostra società decontestualizzando le parole che da mesi sono sulla bocca di tutti e che in molti casi sono portatrici di dolore, paura e drammi.

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