L'Inps vince contro De Mita la causa per occupazione abusiva, ma non incassa

L'esecuzione della sentenza quasi 10 anni dopo la sua pronuncia

L'Inps vince contro De Mita la causa per occupazione abusiva, ma non incassa

L'Inps vinse una causa contro Ciriaco De Mita per occupazione abusiva di immobile, ma non ha ancora messo in atto diffide o ipoteche, per incassare quanto gli è dovuto, a fronte di un credito di 116mila euro.

La storia, messa in luce dall'agenzia AdnKronos, coivolge l'Inps, la societa Romeo Gestioni, che gestiva il patrimonio immobiliare dell'ex Inpdai, e la società Aliberto Re, che aveva acquistato gli spazi occupati abusivamente da De Mita. Nel 1988, De Mita aveva affettato un appartamento nello stabile di via in Arcione, a Roma, iniziando a usare come deposito anche alcuni spazi, accatastati come commerciali. Nel 1997, la Romeo Gastioni avvia una causa, per conto dell'Inpdai, contro l'ex leader, cui contesta l'occupazione abusiva degli spazi. Nel 2003, il tribunale di Roma riconosce l'occupazione abusiva. Ma la Romeo Gestioni non rientra in possesso degli spazi.

Nel frattempo, l'immobile viene messo in vendita: la parte abitativa viene ceduta a De Mita, mentre la parte non abitativa (106) viene conquistata da Aliberto Re, che nel 2002 acquista tutti gli spazi per 8,7 milioni di euro. Successivamente, alcuni spazi erano stati riclassificati e trasformati da negozi a magazzini, escludendoli, quindi, dal bando 106. Si trattava di tutti gli spazi per i quali era in corso la causa per occupazione abusiva. Quando la Aliberto Re si rende conto delle modifiche, fa causa all'Inps, subentrato all'Inpdai, aggiudicandosi tutto il lotto 106, compresi gli spazi che avevano cambiato destinazione.

Intanto, la Romeo Gestioni, impugna la sentenza che riconosce a De Mita l'occupazione abusiva e intenta due nuove cause contro l'ex leader. La prima è ancora in corso, mentre la seconda è stata vinta dall'Inps, che si è visto riconoscere un'indennità di 116.886 euro, oltre agli interessi, calcolati su 5 anni di occupazione.

La società Aliberto Re, messa a conoscenza delle due cause ha deciso di intervenire a fianco dell'Inps. Ora, la società ha chiesto all'Inps di provvedere con urgenza a sottoporre l'immobile di proprietà del debitore all'ipoteca, tenendo conto che De Mita ha messo in vendita il suo attico in via in Arcione, lo scorso ottobre.

Finora, però, l'Inps non si è ancora mossa.

Non è chiaro il motivo per cui siano trascorsi quasi 10 anni dalla sentenza di colpevolezza contro De Mita alla sua esecuzione, né si spiega il cambio di destinazione d'uso di alcuni spazi.

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