I Fasci Italiani del Lavoro incassano una seconda batosta. Dopo la sentenza del Tar che ha dichiarato illegittima l'elezione di Fiamma Negrini al consiglio comunale di Sermide e Follonica, ora la procura di Mantova ha notificato la chiusura delle indagini per la ricostituzione del disciolto partito fascista (indagato il padre di Fiamma, Claudio).
Il legale della famiglia Negrini, però, promette battaglia. Sarebbe pronto infatti un ricorso per dimostrare l'irragionevolezza della decisione del Tar, che pur avendo ordinato la rettifica del verbale di elezioni (escludendo la giovane eletta), non ha annulato del tutto le elezioni. I giudici infatti hanno "ipotizzato ragionevolmente" che i voti (334) finiti alla lista dei Fasci Italiani, se questa lista non fosse stata ammessa alle elezioni, non sarebbero finiti necessariamente all'altra formazione di opposizione.
Nessuno lo può dire con certezza – spiega l'avvocato Federico Donegatti alla Gazzetta di Mantova –. Come si fa a dire che cosa avrebbero votato i cittadini? Se tutti avessero votato per la lista d’opposizione, l’avrebbero fatta vincere per 48 voti. Le elezioni andavano annullate. Soprattutto non andava esclusa la lista perché non si può parlare di ricostituzione del disciolto Partito fascista. Basta leggere lo Statuto del gruppo che si rifà alla dottrina sociale corporativista e non certo al razzismo, come è stato detto.
E non è un caso che questo movimento si attivo da oltre due decenni, avendo partecipato a quattro tornate elettorali".Fiamma Tricolore-Forza Nuova ed il progetto Italia agli Italiani. Negrini sarà presente come candidato al Senato nel collegio di Mantova.
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