Coronavirus

"Dosi arrivate", la Lombardia riparte con le somministrazioni AstraZeneca

Con l’arrivo della nuova fornitura possono riprendere le inoculazioni del vaccino anglo-svedese anche come prima dose

"Dosi arrivate", la Lombardia riparte con le somministrazioni AstraZeneca

La direzione generale Welfare della Regione Lombardia ha reso noto, tramite una circolare inviata alle Ats lombarde"di aver avuto assicurazioni dalla Struttura commissariale circa l'imminente fornitura di vaccini AstraZeneca. Tale fornitura sarà sufficiente ad assicurare il completamento delle seconde somministrazioni programmate per le prossime settimane sull'intero territorio regionale".

Cambio di rotta in Lombardia

Viene quindi spiegato, sempre nella circolare, che "in virtù di questa nuova fornitura pertanto possono riprendere, da oggi, le somministrazioni del vaccino AstraZeneca anche come prima dose, nel rispetto delle indicazioni per categoria precedentemente emanate". La vicepresidente e assessore lombardo al Welfare, Letizia Moratti ha scritto su Twitter: "Tre milioni. Sono le dosi di vaccino somministrate in Regione Lombardia, un traguardo toccato e superato oggi. Testimoniano l'ottimo lavoro di Guido Bertolaso, di medici, infermieri, personale non sanitario, volontari del soccorso e Protezione Civile". La Moratti ha poi aggiunto, in un altro tweet, che è evidente l'accelerazione delle vaccinazioni data dall'avvio del sistema hub.

Come ha tenuto a sottolineare l’assessore, sono serviti inizialmente 75 giorni per arrivare al primo milione, solo 28 giorni per il secondo, e addirittura poco più di due settimane per raggiungere oggi il terzo milione di somministrazioni. In relazione alla distribuzione delle dosi, la vicepresidente ha spiegato che 2 milioni di dosi sono state inoculate agli over 60: 240mila i sessantenni vaccinati, 512mila settantenni, mentre sono 1,13 milioni le dosi somministrate agli over 80. A queste categorie considerate fragili per la loro età anagrafica vanno poi aggiunte le 175mila somministrazioni fatte ai soggetti ritenuti fragili per patologie.

Perché era stato bloccato il vaccino AstraZeneca

Si riparte quindi con le somministrazioni del vaccino AstraZeneca anche per quanto riguarda le prime dosi, dopo che Regione Lombardia aveva deciso di bloccare le prime dosi con il vaccino prodotto dall’azienda anglo-svedese, scegliendo di utilizzarlo solo per i richiami a partire da lunedì 26 aprile. Domenica scorsa la direzione generale del Welfare aveva infatti inviato la nota a tutti i direttori generali delle strutture ospedaliere e delle Ats specificando che ai lombardi dai 60 ai 79 anni sarebbe stata inoculata come prima dose il vaccino Pfizer o Moderna. Il motivo della scelta non era legato alla sicurezza del farmaco, ma alla disponibilità di dosi e al programma incerto delle consegne. Adesso invece il problema sembra essere rientrato e già da oggi verrà somministrato il vaccino AstraZeneca anche come prima dose, sempre però nel rispetto delle indicazioni per categoria emanate in precedenza.

La Lombardia dovrà fare a meno di Guido Bertolaso, consulente straordinario per l'attuazione e il coordinamento del piano vaccino anti Covid della Regione, che ieri ha annunciato che"la Lombardia è una macchina organizzata, il mio aiuto non serve più" e che è assolutamente in grado di fare da sola nel corso dei prossimi mesi.

Facendo capire chiaramente che presto lascerà l'incarico che gli è stato conferito lo scorso 21 febbraio per dedicarsi ad altro.

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