Lupi: "Mai chiesto favori per mio figlio"

"Non ho mai chiesto all’ingegner Perotti nè a chicchessia di far lavorare mio figlio. Non è nel mio costume e sarebbe un comportamento che riterrei profondamente sbagliato". È quanto affema il ministro delle Infrastrutture e i Trasporti, Maurizio Lupi smetendo il presunto coinvolgimento del figlio nell’inchiesta sugli appalti che ha portato all’arresto anche di Ercole Incalza

Lupi: "Mai chiesto favori per mio figlio"

"Non ho mai chiesto all’ingegner Perotti nè a chicchessia di far lavorare mio figlio. Non è nel mio costume e sarebbe un comportamento che riterrei profondamente sbagliato". È quanto affema il ministro delle Infrastrutture e i Trasporti, Maurizio Lupi smetendo il presunto coinvolgimento del figlio nell’inchiesta sugli appalti che ha portato all’arresto anche di Ercole Incalza, ex dirigente del ministero di Porta Pia. "Mio figlio Luca si è laureato al Politecnico di Milano nel dicembre 2013 con 110 e lode dopo un periodo di sei mesi presso lo studio americano Som (Skidmore Owings and Merrill LLP) di San Francisco, dove era stato inviato dal suo professore per la tesi. Appena laureato ha ricevuto un’offerta di lavoro dallo stesso studio per la sede di New York".

"In attesa del visto per lavorare negli Stati Uniti (un primo visto l’ha ricevuto nel giugno 2014, subito dopo il matrimonio, per ricongiungimento con la moglie che è ricercatrice in Italia e in America) - prosegue Lupi - ha lavorato da febbraio 2014 a febbraio 2015 presso lo studio Mor di Genova con un contratto a

partita Iva per un corrispettivo di 1.300 euro netti al mese. Nel gennaio 2015 gli è stata reiterata l’offerta dello studio Som, gli è quindi finalmente arrivato il visto e dai primi di marzo mio figlio lavora a New York".

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