Il lutto reversibile

Un lettore de ilGiornale.it ci ha inviato questa riflessione sull'importanza della ripartenza. E sulla necessità di imparare dal passato: "Abbiamo una seconda possibilità per vivere pienamente quello che spesso reputiamo effimero, la Bellezza"

Il lutto reversibile

Finché l’essere umano vive nel suo ambiente e in condizioni normali, gli elementi materiali rappresentano per lui cose importanti nella sua vita. Ma appena il caso o il lavoro o le malattie lo separano dagli altri e lo isolano, le cose materiali di colpo cominciano a svanire, si decompongono con incredibile rapidità, come cartone sotto la pioggia. Così si comincia a intravedere un’altra vita, conosciuta solo a noi, ossia la “vera” storia del nostro spirito e del nostro corpo, che non è scritta da nessuna parte, di cui nessuno suppone l’esistenza, una storia che ha molto poco a che fare con i nostri successi in società, ma che è, per noi, per la nostra felicità o infelicità, l’unica valida e la sola davvero importante. Ci dividiamo da sempre in caste: ricchi e poveri, professionisti e manovali, nord e sud del mondo, credenti e atei, bianchi e neri ecc. La natura è democratica non fa distinzioni, ha riunito tutta l'umanità con le stesse paure e le stesse fragilità.

Ponzio Pilato è il famoso governatore romano che si è lavato le mani, in questo momento storico è importantissimo lavarci le mani, l’importante che sia in senso materiale e non metaforico. Moralmente oggi più di prima è fondamentale prendersi le proprie responsabilità e decidere il proprio futuro senza delegare, lasciando a casa invidie, gelosie, egoismi e paure per vivere con intelligente leggerezza.

Il vero vuoto era nelle innaturali concentrazioni metropolitane, in affollatissimi spazi asfissianti, in frenetiche corse senza meta, ora restiamo nel silenzio a riflettere per non riempire di nuovo il vuoto col nulla. L'attesa è un momento attivo nell’arte come nella vita. La natura ci insegna che l'attesa è la via per la Bellezza.

Questo virus ci sta facendo vivere un po' lo stato della morte. Della separazione. Questa volta potrebbe essere un lutto reversibile, si può tornare indietro e modificare i comportamenti. Perché la morte, quella vera, non ci dà più la possibilità di correggere gli errori che consapevolmente facciamo.

Spesso diciamo "ti voglio bene" e pensiamo di avere tempo per dimostrarlo ma non è così. Abbiamo una seconda possibilità per vivere pienamente quello che spesso reputiamo effimero, la Bellezza.

Salvatore Cuturi (arte zara LabGallery)

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